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Air India, ennesimo errore: almeno 2 famiglie inglesi hanno ricevuto resti di vittime sbagliate, avv Healy-Pratt: “Orrendo pasticcio”

Secondo l’avvocato, gli errori sarebbero emersi a seguito di un'indagine condotta da un medico legale britannico mediante analisi del DNA. In almeno due casi, le famiglie avrebbero scoperto che i resti consegnati non appartenevano ai propri congiunti

24 Luglio 2025

Air India, ennesimo errore: almeno 2 famiglie inglesi hanno ricevuto resti di vittime sbagliate, avv Healy-Pratt: “Orrendo pasticcio”

Almeno 2 famiglie di passeggeri britannici morti nel disastro aereo del Boeing 787 Dreamliner di Air India, precipitato il 12 giugno durante il decollo dallo scalo indiano di Ahmedabad e mai arrivato a Londra, hanno ricevuto i resti di altre persone. Lo ha denunciato James Healy-Pratt, l'avvocato che rappresenta 20 famiglie inglesi che hanno perso i propri cari nella tragedia, puntando il dito contro l'operato delle autorità indiane: “Hanno fatto un orrendo pasticcio”. Secondo il legale, infatti, ci sarebbero stati gravi errori nell'identificazione delle vittime.

Air India, ennesimo errore: almeno 2 famiglie inglesi hanno ricevuto resti di vittime sbagliate, avv Healy-Pratt: “Orrendo pasticcio”

La tragedia ha causato la morte di 241 passeggeri – tra cui 52 cittadini britannici – e di alcune persone a terra, colpite dal velivolo che ha centrato diversi edifici prima di incendiarsi. Un bilancio drammatico che, a oltre un mese di distanza, è ulteriormente aggravato da quanto denunciato dal legale inglese: le procedure di identificazione delle salme sarebbero state compromesse da gravi negligenze.

Ho trascorso l'ultimo mese nelle case di queste famiglie e la prima cosa che vogliono è riavere indietro i loro cari”, ha dichiarato Healy-Pratt al Daily Mail. “Ma alcuni di loro hanno ricevuto i resti sbagliati e sono chiaramente sconvolti. È un orrendo pasticcio. La situazione va avanti da un paio di settimane e penso che queste famiglie meritino una spiegazione”.

Secondo l’avvocato, gli errori sarebbero emersi a seguito di un'indagine condotta da un medico legale britannico mediante analisi del DNA. In almeno due casi, le famiglie avrebbero scoperto che i resti consegnati non appartenevano ai propri congiunti: in un caso, la corrispondenza tra nome e contenuto della bara è stata smentita solo all’ultimo minuto dalle autorità, prima della cerimonia funebre; in un altro, nella stessa bara sarebbero stati deposti resti di due persone diverse.

Healy-Pratt, incaricato di chiarire le responsabilità dietro l'incidente – che secondo un rapporto preliminare sarebbe stato causato da un'interruzione volontaria o accidentale del rifornimento di carburante – sta ora approfondendo le falle nel processo di identificazione. Sul fronte diplomatico, il tema potrebbe finire sul tavolo del primo ministro britannico Keir Starmer durante l'incontro con il premier indiano Narendra Modi, in visita nel Regno Unito per la firma dell’accordo di libero scambio tra i due Paesi.

Interpellato dal Daily Mail, il governo indiano ha replicato per bocca del portavoce del ministero degli Esteri Randhir Jaiswal: “Stiamo lavorando con il Regno Unito per risolvere il problema”. Da parte sua, Londra ha chiarito che il rimpatrio delle salme è stato seguito dalle autorità britanniche, ma che la responsabilità dell’identificazione spetta a quelle indiane, data la localizzazione dell’incidente.

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