10 Luglio 2025
von der Leyen Fonte: Imagoeconomica
A mezzogiorno, poco prima della chiusura per la pausa estiva, l’Eurocamera si esprime sulla mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Al centro della contestazione: il cosiddetto Pfizergate, il caso irrisolto degli scambi di messaggi tra la presidente e l’ad del colosso farmaceutico Pfizer durante la fase più critica della pandemia.
A presentare la mozione è stato Gheorghe Piperea, eurodeputato romeno del partito ultraconservatore Aur, figura semi-sconosciuta nei corridoi di Bruxelles, ma che con questo atto ha attirato l’attenzione su una crepa sempre più evidente nella cosiddetta “maggioranza Ursula”.
La mozione nasce in un contesto di alta tensione politica. Verdi, Socialisti e Liberali da tempo accusano il Partito Popolare Europeo di non rispettare il patto europeista, scegliendo talvolta la convergenza con le destre radicali. Anche ieri, in mattinata, il Ppe ha votato insieme all’estrema destra su delicati dossier ambientali, alimentando malumori nella coalizione.
L’ira dei Socialisti sembrava sul punto di tradursi in un segnale forte, con una simbolica astensione dalla mozione. Ma dopo una lunga riunione serale, la frattura si è ricomposta: “Abbiamo ottenuto il Fondo Sociale” nel bilancio pluriennale, hanno spiegato fonti di S&D, chiarendo così la motivazione della ritrovata compattezza attorno alla presidente.
Ursula von der Leyen, pur attraversando uno dei momenti politicamente più delicati del suo mandato, si avvia dunque a superare l’ostacolo con l’appoggio ormai scontato di Popolari e Liberali.
Il Parlamento europeo è formato da 720 eurodeputati. Von der Leyen, almeno fino ad oggi, può contare sul sostegno dei seguenti:
Ecco chi voterà a favore della mozione
Ovviamente si tratta di una stima in merito a quello che è l'orientamento attuale dei vari gruppi, che devono anche fare i conti con le diverse anime al loro interno. Ad esempio, Fratelli d'Italia ha già dichiarato che sosterrà von der Leyen, rompendo il fronte coi Conservatori.
Dall'altra parte spicca l'assenza dei Socialdemocratici, che non voteranno contro von der Leyen ma che al momento hanno intenzione di astenersi. Così la leader di S&d Iratxe García Pérez: "Questa mozione non conterà sul voto a favore del mio gruppo. Non daremo un solo voto a chi vuole distruggere l'Unione europea. Non abbiamo ancora deciso, discuteremo la questione nei prossimi giorni prima del voto", ha continuato.
Un grosso punto interrogativo è rappresentato dal gruppo dei Non Iscritti, che ha al suo interno 28 eurodeputati. Di questi, il partito della tedesca Sahra Wagenknecht è intenzionato a votare a favore della mozione.
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