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Gaza, oltre 170 ong chiedono chiusura Ghf: "Alternativa mortale per distribuzione aiuti, non protegge civili né soddisfa bisogni di base"

Da Save the Children ad Amnesty international, da Medici senza frontiere a Oxfam. L'attuale sistema di distribuzione di cibo a Gaza avrebbe determinato la morte di 500 palestinesi in meno di un mese

02 Luglio 2025

Gaza, oltre 170 ong chiedono chiusura Ghf: "Alternativa mortale per distribuzione aiuti, non protegge civili né soddisfa bisogni di base"

Fonte: X, @MiddleEastEye

Oltre 170 ong chiedono la chiusura delle operazioni di Ghf, la fondazione israelo-americana che a Gaza gestisce il meccanismo armato degli aiuti umanitari e che ha "sostituito i 400 punti di distribuzione che operavano durante il cessate il fuoco temporaneo in tutta Gaza", come si legge nel comunicato. Da Save the Children ad Amnesty international, da Medici senza frontiere a Oxfam. I 400 punti distribuzione "sono stati ora sostituiti da soli quattro siti di distribuzione controllati dai militari, costringendo due milioni di persone in zone sovraffollate e militarizzate dove affrontano spari quotidiani e omicidi di massa, mentre cercano di accedere al cibo e gli vengono negate altre forniture salvavita".

Gaza, oltre 170 ong chiedono chiusura Ghf: "Alternativa mortale per distribuzione aiuti"

La Gaza Humanitarian Foundation controlla quattro centri di distribuzione cibo nel sud e nel centro della Striscia, e negli ultimi mesi è più volte finita nell'occhio del ciclone. L'esercito israeliano ha confermato lo scorso lunedì di aver sparato contro i civili in attesa del cibo, dichiarando che in merito agli "incidenti in cui sono stati segnalati danni ai civili", i militari a Gaza hanno ricevuto istruzioni "a seguito delle lezioni apprese". Tuttavia, non è stato né il primo né probabilmente l'ultimo assalto armato ai danni della popolazione palestinese, allo stremo e senza forze, e costretta anche a rinunciare ad aiuti umanitari. 

L'attuale sistema di distribuzione di cibo a Gaza avrebbe determinato la morte di 500 palestinesi in meno di un mese, e nella dichiarazione le ong chiedono che si torni meccanismo di coordinamento guidato dalle Nazioni Unite e venga revocato il blocco imposto su aiuti e forniture commerciali.

Intanto, la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation sarà sciolta per il mancato rispetto di obblighi legali. È stata registrata in Svizzera a inizio anno ma non è mai stata operativa.

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