24 Aprile 2025
Fonte: X@descifraguerra
Il 24 aprile 2025 ricorre il 110° anniversario del genocidio armeno, uno degli eventi più tragici e dolorosi del Novecento. A partire dal 24 aprile 1915 e fino al 1923 l'Impero Ottomano avviò una sistematica campagna di deportazione e sterminio contro l'etnia armena presente nel territorio anatolico fin dal 7° secolo. In meno di un decennio, oltre 1,5 milioni di armeni vennero uccisi attraverso marce forzate, massacri, carestie indotte e persecuzioni, secondo gli storici nella persecuzione sistematica morirono i due terzi degli armeni dell'Impero Ottomano. Una vicenda che ci ricorda da vicino un altro genocidio anch'esso avvenuto nella pressoché totale connivenza internazionale.
Il giorno simbolo della ricorrenza del genocidio armeno è il 24 aprile. La data ricorda quando nel lontano 24 aprile del 1915 oltre 200 intellettuali, politici, religiosi e membri dell'élite armena furono arrestati a Costantinopoli (oggi Istanbul) per ordine del governo ultranazionalista dei Giovani Turchi, derivazione del partito "Unione e Progresso", che aveva l'obiettivo di turchizzare l'intera area anatolica. Questo evento è considerato l'avvio sistematico della persecuzione e sterminio di massa della popolazione armena, residente nei territori anatolici fin dal 7° secolo. Questo fu solo l'inizio di un piano che includeva l'uso della forza per eliminare una parte significativa della popolazione armena, inizialmente attraverso le deportazioni forzate verso il deserto siriano, le cosiddette "marce della morte", condotte con la supervisione di generali dell'esercito tedesco. Migliaia di persone morirono per fame, malattie e violenze. Secondo il Patriarcato armeno di Costantinopoli, nel 1914 il numero degli armeni anatolici era compreso tra 1 845 000 e 2 100 000, tra il 1915 e il 1923 ne vennero sterminati 1 milione e mezzo.
Nonostante le evidenze storiche, la Turchia si è sempre mostrata restia all'uso del termine "genocidio" per definire gli eventi del 1915, ritenendo che le morti fossero il risultato della guerra civile e rientrassero all'interno della Prima Guerra Mondiale. Tuttavia, almeno 20 Paesi hanno ufficialmente riconosciuto l'evento come genocidio. Tra questi Francia, Italia (che ha approvato una risoluzione parlamentare nel 2000), Germania, Stati Uniti, Canada ma anche Russia, Argentina, Lituania, Cipro, Grecia, Svezia, Belgio, Svizzera, Polonia, Libano, Cile, Australia, Ecuador, Uruguay. Anche le Nazioni Unite hanno riconosciuto il genocidio armeno nel 1985. L'Armenia, inoltre, ha sempre posto il genocidio come un elemento centrale della sua identità nazionale, cercando giustizia per le vittime e per il suo popolo.
In Italia quest'anno la ricorrenza è stata richiamata dal leader della Lega Matteo Salvini, che in un post X ha scritto: "Centodieci anni fa, il Genocidio armeno. Una ferita della storia. Una tragedia che costò la vita a un milione e mezzo di donne e uomini, vittime che chiedono giustizia e verità. Una memoria che non può e non deve essere dimenticata o ignorata, ma ricordata e tramandata ai nostri figli".
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