Gaza, Smotrich: "Liberazione dei 59 ostaggi non è una priorità di Israele, vogliamo distruggere Hamas e rimuoverlo dalla Striscia"

Il ministro delle Finanze israeliano Bezael Smotrich ha recentemente dichiarato che il ritorno dei 59 ostaggi ancora in mano ad Hamas non è una priorità dello stato ebraico. L'obiettivo più importante per Israele ora è "distruggere Hamas, in modo che non ci possa essere un altro 7 ottobre", e rimuoverlo dalla Striscia di Gaza.

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In una recente intervista il ministro delle Finanze israeliane ha dichiarato la gerarchia delle intenzioni dello stato ebraico su Gaza. Bezael Smotrich ha affermato infatti: "Dobbiamo dire la verità, il rientro degli ostaggi non è la cosa più importante", al momento Hamas detiene ancora 59 ostaggi israeliani, 24 dei quali sarebbero ancora vivi ed ha promesso di restituirli conla conclusione della guerra e il ritiro di Israele dalla Striscia. "È ovviamente un obiettivo molto importante", ha proseguito Smotrich, "ma se si vuole distruggere Hamas in modo che non ci possa essere un altro 7 ottobre, bisogna capire che non può esserci una situazione in cui Hamas rimanga a Gaza", ha concluso il ministro delle Finanze di Tel Aviv, dando ad intendere l'intenzione dello stato ebraico di voler mantenere il pugno di ferro sulla Striscia fino alla completa distruzione di Hamas.

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Lo stesso primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è più volte allineato sulle -non nuove- dichiarazioni di Smotrich, affermando che non sarà "disposto a porre fine alla guerra finché Hamas, che governa Gaza, non sarà completamente smantellata". Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani in risposta alle dichiarazioni di Smotrich ha affermato di "non avere altre parole al di fuori della vergogna". Bezael Smotrich è noto per le sue dichiarazioni forti contro i palestinesi. Il mese scorso, dopo una visita a Washington, aveva affermato: "Israele ha il pieno appoggio e supporto per aprire le porte dell'inferno ad Hamas a Gaza" aggiungendo che la "guerra intensa" sarebbe ripresa "molto presto" e aveva preannunciato un "piano di deportazione" di 5mila palestinesi dalla Striscia.