06 Marzo 2025
Fonte: Imagoeconomica
Oggi a Bruxelles si terrà il vertice straordinario del Consiglio europeo per discutere del piano di riarmo lanciato da von der Leyen e delle misure di sostegno da attuare nei confronti dell'Ucraina.
Nella riunione straordinaria del Consiglio europeo di oggi ci sarà la discussione tra i capi di governo europei del piano di riarmo presentato da Ursula Von der Leyen che prevede lo stanziamento di 800 miliardi di euro per la difesa. Nonostante l'assenza di una minaccia concreta al continente europeo di attacchi dalla Russia, von der Leyen ha presentato un piano per riarmare il Vecchio Continente. "Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio", ha detto la Presidente della Commissione europea.
Il ReArm Europe prevede anche di continuare a mantenere il sostegno a Kiev e la "necessità di assumersi una responsabilità molto maggiore per la sicurezza europea a lungo termine". È possibile che la premier italiana proporrà oggi in Consiglio un vertice tra Unione Europea, Usa e alleati Nato per fare il punto sul futuro dell’Ucraina.
La premier Meloni a Bruxelles dovrà portare avanti la visione dell'esecutivo italiano che al momento si trova molto diviso e contrario sul tema riarmo, ma dovrà cercare di conciliare anche il ruolo dell'Italia all'interno di uno scenario europeo sempre più guerrafondaio.
Meloni è favorevole al piano von der Leyen, fonti di governo vicine al dossier hanno dichiarato: "L'Europa deve fare dei passi avanti sul tema della difesa. Sul piano politico, il progetto von der Leyen è condivisibile, ma è necessario approfondire gli aspetti tecnici per comprenderne l'effettiva realizzazione". Sono necessari chiarimenti, la premier infatti ha bisogno di specifiche rassicurazioni in merito alla strategia della Presidente della Commissione europea circa la sua intenzione di utilizzare i Fondi di coesione. Fonti vicine al governo hanno dichiarato di non voler "rendere obbligatorio il ricorso ai fondi della coesione: noi vogliamo usare quei soldi solo per il loro scopo, la coesione territoriale. Ma bisogna capire com'è il resto di questo 'menu'", hanno detto, "Bisogna capire come saranno finalizzati questi soldi".
La posizione del governo circa il progetto di riarmo europeo, rimane comunque molto divisa. Il vicepremier Antonio Tajani in particolare sembra osteggiare il termine "riarmo", ma mantiene delle posizioni moderate. "L’accento va posto sulla ‘sicurezza’", ha detto, "Lo chiamerei Piano per la sicurezza europea".
Il Ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha espresso "ragionevoli" dubbi circa il piano von der Leyen, il ministro in particolare ha parlato di piani fatti "in fretta e furia senza una logica" che potrebbero portare a "errori clamorosi".
Dalla Lega è arrivato compatto il "no" al riarmo e all'accumulo di debito al fine di rafforzare gli eserciti nazionali. Il leader di partito Matteo Salvini ha dichiarato: "Per Ursula von der Leyen gli stati europei possono fare debito solo per armarsi".
Divisioni anche all'interno dell'opposizione. Elly Schlein ha espresso qualche dubbio nei confronti del piano di riarmo: "Quella presentata oggi da von der Leyen non è la strada che serve all’Europa", ha detto la leader del Pd, "All’Unione europea serve la difesa comune, non il riarmo nazionale”.
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha parlato di "furia bellicista" di von der Leyen. "Il blu dell’Europa si tinge di verde militare" ha dichiarato Conte criticando l’allocazione di risorse per il riarmo a scapito di settori cruciali come sanità e istruzione.
Calenda esce come voce fuori dal coro dell'opposizione. Il leader di Azione ha gettato luce sull'attuale situazione geopolitica: "La Nato non ha un suo esercito. Se gli Stati Uniti si ritirano dalla Nato noi rimaniamo completamente in balia della Russia", ed ha criticato Schlein: "è totalmente ipocrita la sua posizione".
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