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Corea del Sud, il parlamento chiede l'arresto immediato del presidente Yoon Suk-Yoel, indagato per insurrezione e abuso di potere

Votata la mozione, priva di vincoli legali, per l'arresto del presidente sudcoreano e di sette collaboratori, istituita anche l'indagine da un procuratore speciale

10 Dicembre 2024

Corea del Sud, il parlamento chiede l'arresto immediato del presidente Yoon Suk-Yoel, indagato per insurrezione e abuso di potere

Fonte: Twitter

A Seul prosegue la crisi politica delle istituzioni sudcoreane: oggi è stata votata ed approvata in parlamento una mozione che richiede l'arresto immediato del presidente YoonSuk-Yeol. 191 i voti favorevoli, 94 i contrari e 3 astenuti per la risoluzione parlamentare, priva di effetti legali vincolanti. Il presidente si trova nell'occhio del ciclone dal 3 dicembre per aver proclamato la legge marziale, ritirata nemmeno sei ore dopo per via della bocciatura da parte dei deputati. Da quanto si è appreso, il capo dello Stato intendeva aumentare i propri poteri, imporre un coprifuoco e arrestare numerosi politici di spicco, legittimando le iniziative con una stretta volta a difendere il Paese dai "comunisti della Corea del Nord".

Non solo Yoon. La mozione approvata nella seduta dell'Assemblea nazionale sudcoreana prevede l'arresto di altre sette persone a lui vicine: l'ex ministro della Difesa Kim Yong Hyun, l'ex capo di stato maggiore Park An Su e altri funzionari coinvolti nella vicenda. Da quanto si apprende dai media coreani, le opposizioni vorrebbero mantenere il pressing per favorire l'uscita di scena del presidente dopo quanto successo il 3 dicembre, dal momento che comunque l'iniziativa votata dal Parlamento non ha effetti legali vincolanti. Tra i sostenitori della mozione anche 20 deputati del People Power Party (PPP), il partito del presidente stesso.

Yoon aveva chiesto perdono ai cittadini e agli esponenti del PPP. Ed era anche riuscito ad evitare l'impeachment proprio grazie al voto contrario dei deputati del suo partito, che nelle votazioni di sabato mattina avevano bocciato la misura di messa in stato d'accusa per il presidente a patto che rassegnasse le dimissioni dalla carica. La mozione passata oggi in parlamento sembrerebbe essere quindi, a tutti gli effetti, una semplice mossa volta ad incrementare la pressione su Yoon, già indagato per insurrezione e abuso di potere, come spiegato da Park Se-Hyun, capo dell'Ufficio del Procuratore speciale che coordina le indagini. "Abbiamo ricevuto numerose denunce contro il presidente Yoon Suk Yeol e stiamo conducendo le indagini di conseguenza. Dal punto di vista procedurale, è corretto che un sospetto venga indagato una volta presentata una denuncia o un'accusa".

Ieri, il ministero della Giustizia avrebbe ordinato il ritiro del passaporto del presidente, che non potrà più effettuare viaggi all'estero nel periodo in cui sarà indagato. Nel frattempo, il PPP starebbe studiando le modalità con cui Yoon potrebbe presentare le dimissioni, proprio come d'accordo tra il partito e il capo dello Stato. Nei giorni scorsi, invece, la polizia sudcoreana ha arrestato l'ex ministro della Difesa Kim Yong Hyun, indagato per presunto tradimento e il suo presunto ruolo nella dichiarazione della legge marziale.

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