04 Dicembre 2024
Yoon Suk Yeol, fonte: Facebook, @NAJ Entertainment
SCRITTI APOCALITTICI
Scriveva George Orwell “La guerra è pace”: lunedì scorso il Presidente della Corea del Sud ha superato il grande autore di 1984. Proclamando la legge marziale (revocata poche ore dopo dal Parlamento), ha reso noto un testo a dir poco surreale, scritto nella neolingua orwelliana:
“Per proteggere la democrazia liberale e salvaguardare la sicurezza dei cittadini dalla minaccia delle forze anti-Stato che operano all'interno della Repubblica di Corea, le seguenti misure sono dichiarate in tutta la nazione, in vigore dalle ore 23:00 del 3 dicembre 2024: Sono vietate tutte le attività politiche, compreso il funzionamento dell'Assemblea nazionale e dei consigli locali, le attività dei partiti politici, le associazioni politiche, le assemblee e le manifestazioni. Sono proibiti tutti gli atti che negano o cercano di rovesciare il sistema democratico liberale, così come la diffusione di notizie false, la manipolazione dell'opinione pubblica e la falsa propaganda. Tutti i media e le pubblicazioni saranno soggetti al controllo del Comando della Legge Marziale. Sono vietati scioperi, rallentamenti e assembramenti che incitino al malcontento sociale. Tutto il personale medico, compresi i medici residenti attualmente in sciopero o che hanno abbandonato il loro incarico, deve tornare ai propri doveri e riprendere completamente il lavoro entro 48 ore. La mancata osservanza comporterà una punizione ai sensi della legge marziale. Saranno adottate misure per ridurre al minimo i disagi ai cittadini comuni che non fanno parte di forze antistatali o sovversive. I trasgressori di questa proclamazione saranno soggetti ad arresto, detenzione, perquisizione e sequestro senza mandato, ai sensi dell'articolo 9 della legge marziale della Repubblica di Corea (autorità speciale del comandante della legge marziale) e saranno puniti ai sensi dell'articolo 14 (sanzioni) della stessa legge.”
In sintesi, “per tutelare la democrazia liberale proclamo la dittatura”.
Vogliamo la pace o i condizionatori? Se vogliamo la pace, dobbiamo inviare all’Ucraina il decimo “pacchetto” di armi, aggiornare le liste degli abili alla guerra (non è una battuta, sta succedendo qui, ora!) e chiamare il più orrendo crimine commesso nel XXI Secolo con un nome diverso da genocidio.
I motivi per cui il Presidente sud coreano Yoon Suk Yeol ha proclamato la legge marziale importano poco. In una trasmissione televisiva a tarda notte, ha menzionato "forze anti-stato" e la minaccia della Corea del Nord.
Cito la BBC: “Ma è presto diventato chiaro che la sua mossa disperata non era stata motivata da minacce esterne, ma dai suoi problemi politici.
Tuttavia, ha spinto migliaia di persone a radunarsi in parlamento per protestare, mentre i legislatori dell'opposizione si sono precipitati lì per far passare un voto di emergenza per rimuovere la misura.
Sconfitto, Yoon è emerso poche ore dopo per accettare il voto del parlamento e revocare l'ordine di legge marziale”.
Ciò che importa – almeno per me – è che si sta realizzando quanto profetizzato da George Orwell: la mistificazione del linguaggio ha assunto un ruolo centrale per il mantenimento del potere.
Come scriveva già Euripide, ““La verità ha un linguaggio semplice e non bisogna complicarlo”. Al contrario, la menzogna necessità della mistificazione per nascondersi: si chiama legittima difesa un genocidio, vaccino una terapia sperimentale, tutela della democrazia liberale l’instaurazione di una dittatura. E qual è il fine? Sopprimere la verità, che scritto nella neolingua suona proprio come nella legge marziale sud coreana: “(impedire) la diffusione di notizie false, la manipolazione dell'opinione pubblica e la falsa propaganda”.
Il controllo totale dell’umanità è alle porte: la profilazione di ciascun singolo individuo è oggi possibile. Non appena verrà abolito il contante, un reato di opinione potrà essere punito col blocco del conto corrente e la riduzione alla fame del trasgressore: il tutto da remoto, con un click.
Se questo non vi fa paura, è soltanto perché siete già vittime della propaganda. Credete ancora che le cose possano cambiare: confidate in Donald Trump, in Elon Musk, nel Padre Eterno. Io non confido in nessuno e so che presto o tardi il tentativo fallito nella Corea del Sud verrà replicato qui in Italia. Il Digital Services Act è lo strumento che già dà al potere il diritto di controllare ogni contenuto dei social media e applicare la censura. Scrivo sempre meno e sono certo che tra poco non mi sarà consentito scrivere, naturalmente in nome della democrazia e della libertà di espressione.
“In principio era il Verbo”. Alla fine era la neolingua. L’uomo pensa in parole che debbono avere un significato. Se il potere chiama legittima difesa un genocidio, vaccino una terapia sperimentale, tutela della democrazia liberale l’instaurazione di una dittatura e il popolo crede alla propaganda, tutto diventa possibile.
Grazie alla propaganda, alla mistificazione del linguaggio, al costante controllo delle voci dissidenti, il potere legittima se stesso.
E a tutti noi non resta che lo scontro violento, che forse è proprio ciò che desidera chi comanda il mondo per istaurare un potere assoluto.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia, 4 dicembre 2024
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