30 Settembre 2024
Fonte: imagoeconomica
Israele ha avviato “un'operazione di terra” in Libano dopo averla notificata agli Stati Uniti. I media americani hanno riportato, inoltre, “incursioni rapide in terra libanese di commando israeliani”. Dalle parole di 6 ufficiali e funzionari israeliani e un funzionario occidentale, i blitz ripetuti delle forze israeliane in Libano hanno “preparando il terreno” per un nuovo attacco via terra su “vasta scala”.
Riservisti israeliani si sono radunati al nord di Israele in vista della prossima manovra di terra. Secondo i media americani, a Kiryat Shmona sono stati avvistati “almeno due dozzine di Humvees con a bordo truppe”, munite di equipaggiamento da combattimento e visori notturni. A nord anche decine di mezzi logistici tra cui alcuni blindati. Secondo quanto mostrano delle immagini satellitari fornite alla Cnn, un centinaio di veicoli militari israeliani - da tank a blindati per il trasporto truppe - si trovano al confine con il Libano dalla scorsa domenica. Altre immagini, invece, mostrano che i veicoli dell'Idf hanno iniziato ad arrivare lì già dopo il 26 settembre.
Stefan Dujarric, portavoce dell'Onu, ha dichiarato che l'Unifil - le forze di pace in Libano - sono state “costrette a fermare le attività di pattugliamento”. “I nostri caschi blu Unifil rimangono in posizione nell'area di responsabilità della missione, mentre l'intensità dei combattimenti impedisce i loro movimenti e la capacità di svolgere i compiti loro assegnati”, ha detto Dujarric in conferenza stampa. In riferimento alla forza delle Nazioni Unite in Libano, che conta circa 10.000 uomini tra cui 1.000 soldati italiani, ha aggiunto: “Data l'intensità dei razzi, non sono in grado di effettuare pattugliamenti”.
L'Alto Rappresentante dell'Unione Europea, Josep Borrell, al termine di una riunione dei ministri degli Esteri, ha affermato: “In Libano le armi devono tacere. La sovranità del Libano deve essere garantita: ogni ulteriore intervento militare aggraverà drammaticamente la situazione e deve essere evitata. Le altre parti nella regione dovrebbero contenersi, nell'interesse della de-escalation".
Borrell in collegamento dal Messico, ha ribadito la volontà di attuare le risoluzioni Onu per la cessazione della guerra: “L'Ue ha spinto continuamente per una soluzione diplomatica, per un immediato cessate il fuoco e la piena attuazione delle risoluzioni Onu”. In terra libanese sono “già un milione gli sfollati interni”, mentre molti civili stanno ancora scappando in Siria in cerca di protezione. Inoltre, sta aumentando “drasticamente” il bisogno di “sostegno umanitario”.
Al Jaazera ha riportato che Najib Mikati, primo ministro libanese, ha dichiarato che il governo è pronto a “schierare l'esercito nel sud del Paese”. Inoltre, Mikati ha ribadito ai media l'impegno per un “cessate il fuoco immediato”. Il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso tv ha affermato di essere “pronto ad affrontare Israele sul terreno” in vista di “un'invasione in Libano”. “Israele non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi” ha aggiunto Quassem.
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