21 Giugno 2024
Mark Rutte, fonte: imagoeconomica
Mark Rutte sarà il nuovo segretario generale della Nato. Il 57enne olandese subentrerà il prossimo ottobre a Jens Stoltenberg, il quale terminerà ufficialmente il suo mandato già prorogato due volte per sbarcare molto probabilmente alla guida della Banca centrale norvegese. Scopriamo allora chi è il nuovo capo della Nato.
Mark Rutte ha 57 anni, è un politico olandese, appartenente al Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia e ministro-presidente dei Paesi Bassi. Ricopre questa carica dal 14 ottobre 2010, ed è diventato il leader politico più longevo dopo la cancelliera Angela Merkel. Anche se dal punto di vista politico gli ultimi anni non gli hanno sorriso: il suo quarto governo è caduto nel luglio 2023 per via di alcune misure su migrazione e asilo, la cui approvazione ha spaccato l'alleanza di governo. Non è stata la prima volta che un suo esecutivo cadeva: due anni prima, Rutte aveva annunciato le dimissioni in blocco del suo governo in relazione allo scandalo dei "bonus figli", riguardante circa 20.000 famiglie ingiustamente accusate di aver richiesto assegni familiari in modo fraudolento, tra il 2003 e il 2019. Alle ultime elezioni europee il suo partito ha conquistato 4 seggi, perdendone uno rispetto al 2019, e ampiamente staccato sia dall'ultradestra di Wilders che dai Laburisti-Verdi.
Rutte è considerato un vero e proprio 'falco' dell'austerity: la sua politica economica è stata sempre incentrata sul rigore. Ma il premier olandese ha sempre tenuto un atteggiamento del genere anche nella vita privata, basti pensare che nel 2020 quando sua madre morì, per rispettare le restrizioni sul Covid andò a trovarla solo l'ultima notte dopo otto settimane di lontananza coatta. "Non voglio violare le norme", disse.
Filo-ucraino (ovviamente), sin dallo scoppio della guerra nel 2022 ha sostenuto Kiev e le politiche occidentali di sanzioni alla Russia ed armi a Zelensky. È stato scelto come candidato di compromesso anche per questo, e Mosca ne è al corrente. Sul tema infatti, il Cremlino ha dichiarato: "Con la nomina di Mark Rutte non cambierà niente, comandano gli Usa".
Può considerarsi un 'amico' della nostra premier Giorgia Meloni, visto che assieme a lei a von der Leyen, volò a Tunisi per il pacchetto di aiuti da 255 milioni di euro a sostegno del bilancio dello Stato nordafricano e per la gestione dei flussi migratori.
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