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Gaza, la Turchia interrompe relazioni commerciali con Israele, Ankara: "Tel Aviv torni a consegnare aiuti umanitari ai palestinesi"

Il commercio tra i due paesi valeva 6,8 miliardi di euro, dove il 76% era rappresentato dalle esportazioni turche

03 Maggio 2024

Erdogan

Erdogan, fonte: suo profilo Facebook

A partire dalla giornata di oggi la Turchia ha fermato tutti gli scambi commerciali provenienti da e destinati a Israele in risposta al conflitto nella Striscia di Gaza. A dare per prima l'informazione è Bloomberg, agenzia americana che ha intervistato due funzionari turchi. La decisione è stata inoltre da poco ufficializzata dal ministero del Commercio turco: "Le esportazioni e importazioni nei confronti di Israele", riporta il comunicato pubblicato da Ankara, "sono state sospese". Il comunicato riporta anche che le nuove misure commerciali verranno mantenute "fino a quando il governo israeliano non autorizzerà un flusso ininterrotto di aiuti umanitari a Gaza".

Gaza, la Turchia interrompe relazioni commerciali con Israele, Ankara: "Tel Aviv torni a consegnare aiuti umanitari ai palestinesi"

La decisione di Erdogan di bloccare gli scambi commerciali con Israele segna un'ulteriore tappa nella sua politica di chiusura nei confronti del governo israeliano, già iniziata ad aprile scorso con la limitazione degli export, e portata avanti da allora con un pacchetto di sanzioni commerciali applicate a prodotti di diversa natura, tra cui materiali grezzi e ceramiche. Secondo i dati forniti dall'Istituto di statistica turco, il commercio tra i due paesi valeva 6,8 miliardi di euro, dove il 76% era rappresentato dalle esportazioni turche.

Tel Aviv reagisce con le accuse

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz si esprime aspramente nei confronti della risoluzione turca, definendo Erdogan "un dittatore" il quale "sta rompendo gli accordi commerciali internazionali e ignora gli interessi del popolo e degli uomini d'affari turchi". Katz ha inoltre aggiunto sulla piattaforma X come Israele si stia già riorganizzando per intensificare altrove i propri commerci: "Ho dato mandato al direttore generale del ministero degli affari esteri israeliano di impegnarsi immediatamente con tutte le parti interessate del governo per creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri paesi" e conclude "Israele emergerà con un'economia forte e audace. Noi vinciamo e loro perdono". Intanto la Turchia mantiene la propria politica di solidarietà nei confronti di Gaza, chiedendo un immediato cessate il fuoco.

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