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Bolsonaro indagato per falsi certificati sul vaccino Covid per entrare negli Usa, legali: “Non è vero, aveva il passaporto diplomatico”

L'ex presidente è accusato di associazione per delinquere e di aver falsificato i dati del Ministero della Salute brasiliano per ottenerere le certificazioni vaccinali

21 Marzo 2024

Bolsonaro indagato per falsi certificati sul vaccino Covid per entrare negli Usa, legali: “Non è vero, aveva il passaporto diplomatico”

Jair Bolsonaro, fonte: imagoeconomica

L'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro è stato incriminato dalla Polizia federale brasiliana con l'accusa di associazione per delinquere e inserimento di dati falsi nel sistema informativo del ministero della salute, al fine di ottenere - secondo gli inquirenti - una certificazione vaccinale fasulla contro il Covid.

Tra i 16 indagati anche Mauro Cid, tenente colonnello ex aiutante di campo di Bolsonaro ed oggi collaboratore di giustizia, e il deputato federale Gutemberg Reis.

Ora, spetterà alla Procura federale decidere se rinviare a giudizio l'ex leader brasiliano davanti alla Corte Suprema.

Secondo le indagini, nel 2022, Bolsonaro avrebbe ordinato o quantomeno sarebbe stato al corrente della falsificazione dei documenti che certificavano la vaccinazione contro il Covid di lui e sua figlia, la allora 12enne Laura Bolsonaro.

Il tutto sembrerebbe essere stato svolto per poter viaggiare negli Stati Uniti a due giorni dalla scadenza del suo mandato, che secondo l'accusa vigeva l'obbligo di mostrare il libretto vaccinale.

Risulterebbe che Bolsonaro avesse assunto la prima dose il 13 agosto 2022 e la seconda il 14 ottobre, in un centro municipale della città di Duque di Caxias, stato di Rio de Janiero. Ma l'ex capo di stato ha sempre dichiarato di non essere vaccinato e di non essere intenzionato a farlo.

"Ha agito con coscienza e volontà, determinando che il suo aiutante di campo (Mauro Cid) mediasse l'inserimento di dati", hanno dichiarato gli inquirenti.

La replica della difesa di Bolsonaro

La difesa legale di Bolsonaro ha negato che l'ex presidente abbia ordinato l'adulterazione del suo libretto delle vaccinazioni contro il Covid. Secondo gli avvocati "non aveva bisogno di un falso certificato anti-Covid per recarsi negli Stati Uniti nel dicembre 2022, dato che all'epoca era ancora presidente e aveva un passaporto politico".

Infatti, secondo le norme vigenti Usa per l'ingresso nel Paese, veniva esclusa dall'obbligo vaccinale la categoria di persone che transitava per viaggi diplomatici e istituzionali.

"Anche sua figlia Laura, allora 12enne, era esente dall'obbligo. Nessun Paese al mondo richiedeva la prova della vaccinazione per i bambini", hanno continuato i legali. Insieme alla categoria diplomatica, anche i bambini inferiori ai 18 anni sarebbero stati esenti dalla vaccinazione.

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