16 Marzo 2024
Abdul Malik al-Huthi / Fonte foto: @nuorsuomalainen Twitter
Esponenti di Hamas e dei ribelli Houthi dello Yemen hanno avuto un incontro per discutere del coordinamento delle loro azioni contro Israele. Secondo fonti di Hamas e della Jihad islamica, i leader dei due gruppi islamici palestinesi, nonché il Fronte popolare marxista per la liberazione della Palestina, hanno tenuto la settimana scorsa un "importante incontro" con i rappresentanti degli Houthi. Intanto, proprio quest'ultimi hanno lanciato tre missili contro una nave nel Mar Rosso. Da quanto emerge non ci sarebbero stati danni e feriti da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali. Da Gaza invece arriverebbero notizie rassicuranti sullo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. I primi avrebbero proposto un piano approvato anche dagli Stati Uniti ma che a Tel Aviv, nonostante le pressioni dei familiari, non piacerebbe più di tanto.
Incontro Houthi-Hamas per coordinare attacchi contro Israele. Lo riferiscono fonti palestinesi, secondo le quali i gruppi hanno discusso "meccanismi per coordinare le loro azioni di resistenza" per la "prossima fase" della guerra a Gaza, hanno detto le fonti senza specificare dove si è svolto l'incontro. Gli Houthi hanno confermato che continueranno i loro attacchi alle navi del Mar Rosso per "sostenere la resistenza palestinese", secondo fonti di Hamas e della Jihad islamica. Il leader dei ribelli Abdul Malik al-Huthi ha detto negli scorsi giorni che i loro attacchi si espanderanno per colpire le navi che evitano il Mar Rosso navigando oltre il Capo di Buona Speranza in Sud Africa.
Nel corso della serata del 15 marzo, i ribelle Houthi hanno lanciato tre missili balistici antinave dalle aree dello Yemen controllate verso il Mar Rosso dopo che questi avevano minacciato di espandere la loro campagna di vessazioni che ha interrotto il commercio globale. Lo riferisce il Comando centrale degli Stati Uniti. Non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali.
La Casa Bianca si dice "cautamente" ottimista dopo la nuova proposta di Hamas per un accordo sullo scambio di prigionieri. Lo ha detto il portavoce del Consiglio della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby. La proposta prevede una prima fase di rilascio di donne, bambini, anziani e malati israeliani tenuti in ostaggio in cambio del rilascio di 700-1.000 prigionieri palestinesi. Israele però la respinge mentre le famiglie degli ostaggi lanciano un appello: "Tel Aviv accetti il piano di Hamas".
Nel frattempo Olaf Scholz è atteso in Giordania e in Israele. Missione di due giorni in Medio Oriente per il cancelliere tedesco, che arriverà nelle prossime ore in Giordania per poi spostarsi in Israele, come ha confermato il portavoce del governo Steffen Hebestreit. Si tratta del secondo viaggio di Scholz nella regione dall'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. In Giordania è in programma un incontro con re Abdullah II. Domani Scholz si recherà in Israele dove ha in agenda un colloquio con il premier Benjamin Netanyahu e un faccia a faccia con il presidente Isaac Herzog. L'agenzia tedesca Dpa sottolinea come non sia stato ancora organizzato un incontro con rappresentanti dell'Autorità palestinese.
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