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Scontro Onu-Israele, Guterres ha ragione, con buona pace di Netanyahu. Un'ovvia banalità diventata rivoluzionaria

Nel tempo della manipolazione organizzata e della violenza del pensiero unico a supporto dei rapporti di forza egemonici, anche questa ovvia banalità diventa rivoluzionaria e controcorrente

27 Ottobre 2023

Scontro Onu-Israele, Guterres ha ragione, con buona pace di Netanyahu. Un'ovvia banalità diventata rivoluzionaria

Guterres, fonte: imagoeconomica

Il quadro internazionale si complica di giorno in giorno. Soprattutto dopo le dichiarazioni del segretario ONU, Guterres, il quale ha fatto letteralmente infuriare Israele sostenendo che gli attacchi di Hamas non giungono dal nulla ma sono l'esito terribile di un conflitto di lunga durata in cui nessuna delle due parti è esente da responsabilità. Nel tempo della manipolazione organizzata e della violenza del pensiero unico a supporto dei rapporti di forza egemonici, anche questa ovvia banalità diventa rivoluzionaria e controcorrente. E lo diventa per il semplice fatto di proporre una prospettiva storica, antitetica a quella teologica oggi imperante, che presenta una battaglia astratta tra il principio del bene e il principio del male: dove naturalmente l'occidente incarnerebbe sempre, per principio, il bene e chiunque non sia allineato con l'occidente rappresenterebbe invece immancabilmente il male. La prospettiva di Guterres è stata difesa tra gli altri da Sanchez, presidente spagnolo che ha ricordato come oltretutto quella prospettiva sia maggioritaria presso la popolazione. Ma oltre a essere maggioritaria, mi permetto di aggiungere, è giusta e inconfutabile, poiché richiama l'attenzione sulla storicità e sulla concretezza dei rapporti di forza. Senza naturalmente legittimare in alcun modo il terrorismo ma semplicemente ricordando che la sua esplosione avviene nel quadro di un conflitto in atto da tempo in cui ciascuna delle due parti ha utilizzato e continua a utilizzare il terrorismo come normale metodo di guerra. Non è forse vero che anche la reazione di Israele è stata essa stessa terroristica nei modi e nelle conseguenze? Non è forse vero, ancora, che la sola soluzione possibile consiste nell'assegnare uno stato ai palestinesi riconoscendone il diritto a esistere?

Di Diego Fusaro.

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