18 Aprile 2023
L'ambasciatore dell'Unione Europea in Sudan, Aidan O'Hara, aggredito nella sua residenza a Khartoum.
La notizia ha fatto brevemente il giro del mondo e ha scatenato le reazioni delle istituzioni.
A dare l'annuncio dell'attacco è stato Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, che su Twitter ha comunicato: "Questo fatto costituisce una grave violazione della Convenzione di Vienna. La sicurezza delle sedi e dello staff diplomatico è responsabilità primaria delle autorità sudanesi e un obbligo ai sensi del diritto internazionale".
Continuano quindi i combattimenti in Sudan tra i reparti fedeli al capo dell'esercito, Abdel Fattah al-Burhan, e i paramilitari delle Forze di intervento rapido (Rsf). Secondo l'inviato dell'Onu in Sudan, Volker Peters, negli scontri di questi giorni avrebbero perso già la vita almeno 185 persone mentre sarebbero oltre 1800 i feriti.
Al termine della riunione a Karuizaua i ministri degli Esteri del G7 hanno lanciato un messaggio alle parti in lotta in Sudan esortandole ad un 'cessate il fuoco'. "Le parti perché fermino immediatamente le ostilità, senza precondizioni: invitiamo tutti gli attori a rinunciare alla violenza, a tornare ai negoziati e a prendere provvedimenti attivi per ridurre le pensioni e garantire la sicurezza di tutti i civili, compreso il personale diplomatico e umanitario", è comparso sulla nota diffusa al termine dell'incontro.
Anche dagli Stati Uniti arriva l'appello per l'interruzione del conflitto. Si è pronunciato oggi John Kirby, consigliere della Sicurezza nazionale, invocando un repentino "cessate il fuoco in Sudan dove i combattimenti stanno uccidendo i civili e minacciando la stabilità della regione", ma ha escluso al momento "piani di evacuazione coordinati" per il trasferimento all'estero del personale statunitense che si trova nel Paese. Siamo in contatto stretto - ha aggiunto - con i partner nella regione, l'Unione Africana e la Lega araba". "Questa pericolosa escalation - ha aggiunto Kirby - mette a rischio i progressi fatti nei negoziati per la transizione democratica in Sudan".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia