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California, sparatoria durante il Capodanno cinese: il killer si è suicidato

Si tratta di un uomo asiatico di 72 anni che, dopo aver ucciso 10 persone, si è tolto la vita

23 Gennaio 2023

Polizia Usa

Polizia Usa (fonte foto Pixabay)

Monterey Park, Los Angeles, California. È stato identificato il killer che alle ore 22:00 locali (7:00 italiane) di ieri ha ucciso 10 persone durante la celebrazione del Capodanno lunare cinese. Huu Can Tran, questo il nome dell’uomo - un 72enne asiatico - che, dopo essere stato scoperto e trovato dagli agenti di polizia, si è suicidato all’interno del furgone con cui stava scappando. Tran è l’autore delle sparatorie avvenute in due sale da ballo a Monterey Park e ad Alhambra (a circa 3 km da Los Angeles).

La prima sparatoria a Monterey Park

La prima strage, nella quale sono morte 10 persone - 5 uomini e 5 donne - è avvenuta nella sala da ballo “Star Ballroom Dance Studio” di Monterey Park. In questa città, popolata da un grande numero di asiatici, erano presenti circa 100.000 persone. Secondo quanto riferito dagli agenti di polizia, Huu Can Tran è entrato nella sala da ballo con un “potente fucile d’assalto” e ha ucciso 10 persone, ferendone altre 10, ora ricoverate.

La seconda strage sventata grazie a degli “eroi” 

Dopo aver ucciso 10 persone, l’aggressore si è velocemente spostato ad Alhambra, a circa 3 km da Monterey Park ed è entrato in un altro locale cinese, il “Lai Lai”, armato questa volta probabilmente di pistola. Qui però non è riuscito a compiere la seconda strage perché è stato subito bloccato e disarmato da dei veri e propri clienti “eroi”, come li ha definiti il capo della polizia.

Sparatoria al Capodanno cinese: la fuga e il suicidio del killer

Una volta disarmato e con la polizia che lo cercava in tutto il Paese, Huu Can Tran è fuggito con un furgone bianco percorrendo 50 km prima di essere fermato dalle squadre speciali a Torrance. Gli agenti, dopo avergli chiesto di uscire, hanno sentito uno sparo e hanno trovato il cadavere dell’uomo suicida al volante.

Ancora da comprendere le motivazioni della strage 

“Tutte le piste sono aperte”, queste le parole di Robert Luna, sceriffo della contea di Los Angeles, che ha parlato di “violenza domestica” anche se non si escludono altre ipotesi, come il “crimine d’odio”. Il suicidio del killer che ha sparato alle persone durante il Capodanno lunare cinese rende ancora più complicato risalire alle cause che hanno portato a compiere questo folle gesto.

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