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Germania, Scholz cestina il price cap e propone un “G7 del gas” con Tokyo e Seul

Il cancelliere tedesco, da sempre contrario all’irrealizzabile tetto del gas, lancia un “G7 plus” per ridurre i prezzi tramite accordi con Paesi extra-Ue

07 Ottobre 2022

Germania, Scholz cestina il price cap e propone un “G7 del gas” con Tokyo e Seul

A Olaf Scholz la storia del price cap non è mai piaciuta. Così ha fatto da solo, annunciando un pacchetto di aiuti da 200 miliardi di euro criticato sia in Germania sia in Europa. Il cancelliere tedesco, però, ha un altro piano: una sorta di G7 del gas con Giappone e Corea del Sud per abbassare i prezzi dell’oro azzurro. Scholz, in maniera informale, l’ha già proposto agli altri Paesi dell’Ue durante il vertice della Comunità politica europea in corso a Praga.

Germania, Scholz cestina il price cap e propone un “G7 del gas” con Giappone e Corea del Sud

Secondo il piano, la Germania userebbe la sua presidenza del gruppo G7, che mantiene fino alla fine dell’anno, per formare un’alleanza globale per abbassare i prezzi del gas. Alleanza consentirebbe all’Ue di collaborare con paesi come il Giappone e la Corea del Sud, che sono tra i maggiori acquirenti mondiali di gas naturale liquefatto (Gnl) per evitare di superarsi a vicenda. Potrebbe anche essere utilizzato per avvicinarsi congiuntamente ai grandi paesi esportatori di gas come Stati Uniti, Canada e Norvegia e convincerli ad abbassare i prezzi. Un funzionario ha definito lo schema “G7 plus”, perché coinvolgerebbe Paesi come la Norvegia, che non fanno parte del gruppo dei sette, che unisce le più grandi economie democratiche del mondo.

Germania, Scholz cestina il price cap e propone un “G7 del gas” con Giappone e Corea del Sud

Scholz ha accennato al piano a Praga, menzionando esplicitamente Giappone e Corea del Sud come potenziali partner. “Si tratta di riunirsi e discutere come possiamo abbassare i prezzi che sono aumentati troppo, per esempio per il gas sul mercato mondiale”, ha spiegato Scholz. “Questo non riguarda solo l’Europa, ma anche i nostri amici in Giappone e Corea, ad esempio, e molti altri che acquistano gas. L’offerta e la domanda devono essere riequilibrate e i prezzi devono scendere drasticamente. Penso che la disponibilità della Norvegia, ma anche degli Stati Uniti, del Canada o dei Paesi arabi e di molti altri fornitori a collaborare sia piuttosto alta”. La proposta tedesca arriva mentre un gran numero di Paesi dell’Ue, tra cui Francia, Belgio, Italia e Polonia, stanno spingendo per introdurre un tetto massimo alle importazioni di gas in Europa, prospettiva che appare sempre più irrealizzabile. Germania e Paesi Bassi si sono opposti al price cap, temendo che un tale limite di prezzo imposto porterebbe semplicemente a “dirottare le esportazioni di gas verso i paesi asiatici, causando così una scarsità di gas in Europa entro il prossimo anno”.

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