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Nord Stream 1 e 2, "sabotaggio o attacco Usa" è bufala o verità? Le ipotesi

Il Mar Baltico ribolle, a causa delle fuoriuscita di gas dal Nord Stream 2, coinvolto in un attacco o in un sabotaggio. Ma sono stati veramente gli Usa come si legge sul web o è una bufala?

28 Settembre 2022

Nord Stream 1 e 2, "sabotaggio o attacco Usa" è bufala o verità? Le ipotesi

Alle linee subacquee del Nord Stream 1 e 2 sono state interessate da un "sabotaggio o un attacco da parte degli Usa", si tratta di una bufala o della verità? Andiamo con ordine. Nella giornata di martedì 28 settembre 2022, il Mar Baltico ha iniziato a ribollire e immantinente le immagini e i video hanno fatto il giro del web. Presto, grazie alla marina Danese, ai media tedeschi, a quelli Svedesi e a quelli Polacchi si è venuto a sapere che il Nord Stream era stato interessato da almeno tre esplosioni. Da qui la fuoriuscita di gas naturale. Le esplosioni sono andate in scena a nord-est dell'isola danese di Bornholm (anche se le prime informazioni dicevano sud est). Subito scartata l'ipotesi dell'incidente, si è cercato di capire chi possa nascondersi dietro il sabotaggio o all'attacco. In parecchi, in Italia, hanno puntato il dito contro gli Usa. Ma possono essere veramente loro i responsabili?

Nord Stream "sabotaggio o attacco Usa": bufala o verità?

Naturalmente gli Stati Uniti d'America avrebbero tutti mezzi per eseguire tale operazione di sabotaggio nel Mar Baltico. Ma quali interessi avrebbero a danneggiare l'Europa? A questa domanda, i sostenitori della tesi dell'attacco made in Usa al Nord Stream rispondono che: "Così saranno loro a venderci il gas". Tuttavia, per "venderci il gas", dato il conflitto imperante tra Ucraina e Russia a Est dell'Europa, gli Usa potevano fare benissimo a meno di attaccare le nostre linee di rifornimento (il Nord Stream 2 non era nemmeno in funzione). I sostenitori di questa tesi portano come "prova" un VIDEO del presidente americano Joe Biden, il quale asseriva che "se la Russia invade non ci sarà nessun Nord Stream 2". Tali parole, però, sono state pronunciate lo scorso 7 febbraio, prima dell'invasione Russa dell'Ucraina. 

A oggi, dunque, non c'è alcuna prova che gli americani, o qualsiasi altro Paese della Nato, possa aver volontariamente colpito il Nord Stream 1 e 2. Anche se, per il momento, è meglio non escludere nessuna ipotesi, possiamo - sempre a oggi - etichettare la sopracitata teoria come "bufala". D'altra parte, nemmeno i russi si sono spinti ad additare gli americani come responsabili. Viceversa alcune fonti russe hanno puntato il dito contro il Regno Unito. Inoltre hanno dichiarato che, se fosse un'azione di terrorismo internazionale, "ci sarebbero i presupposti per un contro-attacco".

Attacco al Nord Stream 1 e 2: chi è stato? Le ipotesi

Per il momento è molto difficile provare a rispondere a questa domanda. Un antico proverbio infatti diceva: in guerra e in amore tutto è lecito. E, infatti, per ora è impossibile stabilire quale sia la mano dietro alle tre esplosioni al Nord Stream 1 e 2. Possiamo però provare a rispondere a un'altra domanda: chi sarebbe avvantaggiato da tale azione? La risposta, per molti, è: "La Russia".

"Ma perché i russi avrebbero dovuto distruggere una loro infrastruttura?", domandano legittimamente dalla rete. La Russia, attaccando il Nord Stream, "potrebbe proseguire nel tentativo di strozzare l'Europa, dando magari la colpa all'Europa stessa", è la prima risposta di qualche media occidentale. "Se i russi avessero optato per interrompere semplicemente le forniture di gas, avrebbero incorso nell'inadempimento dei contratti. Cosa che non succede in caso di sabotaggio o attacco". "Adesso", sostengono poi altri, "Putin si sfregherà le mani alla vista degli occidentali che correranno a provare a riparare il gasdotto, dopo mesi che dicevano che non ne avevamo bisogno". Insomma, tra le ipotesi, si sta accreditando quella che il tutto possa essere stato un'operazione "mediatica" russa. 

Ricordiamo infine che, appena pochi giorni prima delle esplosioni nel Mar Baltico, una pattuglia aerea italiana, in stanza a Nord, era intervenuta per intercettare un bombardiere russo. Questo si era alzato in volo da Kaliningrad ed era diretto nella stessa zono in cui poi si sono verificate le esplosioni al Nord Stream. 

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