21 Settembre 2022
La notizia, negli ambienti energetici, girava da un po’. Il colosso tedesco Uniper, controllato dal gruppo finlandese Fortum, perdeva 100 milioni di euro al giorno. Fortemente dipendente dal gas russo, poi tagliato da Mosca, il gruppo era costretto ad approvvigionarsi sul mercato a prezzi altissimi per assicurare il rispetto dei contratti di fornitura. “La situazione è complicata, ma la stiamo gestendo con grande attenzione”, aveva detto qualche giorno fa il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck. Ora è ufficiale: la Germania nazionalizzerà il gigante tedesco del gas. In base all'intesa, il governo tedesco acquisirà la partecipazione del 56% (detenuta nel principale importatore in Germania di gas russo dalla finlandese Fortum) per 500 milioni di euro. E sottoscriverà interamente un aumento di capitale da 8 miliardi di euro a 1,70 euro per azione.
Le azioni potranno essere sottoscritte solo dallo Stato, escludendo così i mercati finanziari su cui ora l’azienda è quotata. Entro la fine dell’anno arriverà a prendere il controllo della società, acquistando allo stesso prezzo il 78% delle azioni da Fortnum. In questo modo lo Stato tedesco si ritroverà a detenere il 98,5% della compagnia. Dopo aver già elargito sostanziosi finanziamenti a Uniper negli scorsi mesi, il costo del salvataggio dell’azienda, per la Germania, ammonta a 30 miliardi di euro in totale. Assumendo il controllo del sito, le autorità tedesche saranno in grado di controllare l'approvvigionamento di petrolio da fornitori diversi dalla Russia. In particolare, il collocamento sotto controllo riguarda le controllate Rosneft Germany e Rn Refining & Marketing, che detengono quote in tre importanti raffinerie in Germania.
Lo scorso 16 settembre il governo tedesco aveva annunciato di voler assumere il controllo delle attività del gruppo petrolifero russo Rosneft, che in Germania gestisce svariate raffinerie, al fine di “assicurare” l’approvvigionamento energetico nazionale”. Le filiali del colosso russo in Germania rappresentano il 12% della capacità di raffinazione del petrolio del Paese. E sono poste sotto “amministrazione fiduciaria” dall’agenzia nazionale che gestisce le reti energetiche. Il provvedimento di sequestro trova base giuridica nel German energy safety act, che autorizza il governo a disporre provvedimenti di questo tipo in determinate circostanze. L’ordine di sequestro scade dopo sei mesi, ma può essere rinnovato. Nel frattempo, altre due società distributrici di gas, Sefe e Vng, potrebbero essere salvate dallo Stato tedesco per gli stessi motivi di Uniper.
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