Taiwan, Biden pronto a finanziare un'altra guerra: "Se Cina attacca, noi la difenderemo"

Il presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden è pronto a finanziare un'altra guerra, oltre a quella in Ucraina, in corso ormai da mesi: si tratta di Taiwan, l'isola di fronte alla Cina continentale, di fatto indipendente, ma legalmente parte della Cina. Il leader americano ieri sera, domenica 18 settembre 2022, ha affermato che in caso di attacco da parte della Cina, gli Usa risponderanno.

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In caso di "attacco senza precedenti" da parte della Cina a Taiwan, gli Usa interverranno. Ad assicurarlo è, ai microfoni di Cbs, nel corso di un'intervista lo stesso presidente degli Stati Uniti. "Sì, le forze militari americane sono pronte a difendere Taiwan qualora il presidente cinese Xi Jinping decidesse di attaccare l'isola", ha sostenuto Biden.

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Il leader americano ieri ha poi parlato delle prossime elezioni, che si terranno nel 2024. "Ho deciso di aspettare le elezioni di medio termine per decidere se presentare la mia candidatura per un mio possibile secondo mandato tra due anni", ha sostenuto Joe Biden. "Ancoro presto per prendere quel tipo di decisione", ha precisato. "Resta da vedere se mi ricandiderò a presidente", ha quindi ribadito.

"Le ultime affermazioni evidenziano ancora una volta che la crescente minaccia della Cina nello Stretto di Taiwan ha sollevato una preoccupazione diffusa nei Paesi nel mondo", ha detto oggi, in risposta a Biden, la portavoce del ministero degli Esteri di Taipei, Joanne Ou, che ha poi ringraziato il leader americano.

La portavoce ha ribadito il ringraziamento all'Amministrazione Biden per aver "riaffermato il suo solido sostegno" all'isola, di fatto indipendente, ma che la stessa Pechino considera "parte inalienabile" del suo territorio. "Taiwan - ha aggiunto ancora Joanne Ou - continuerà a lavorare con gli Usa e altri Paesi, a rafforzare le sue capacità di autodifesa per salvaguardare insieme nella regione dell'Indo-Pacifico l'ordine internazionale basato sulle regole.