Armi Usa in Ucraina, Putin smonta le difese americane: "Schiacciate come noci"

Vladimir Putin smonta le difese americane mandate dagli Stati Uniti d'America n Ucraina: "Le armi Usa? Noi le stiamo schiacciando come noci". Lo afferma il leader della Russia nel corso di una lunga intervista rilasciata al canale televisivo Rossiya-1, che verrà trasmessa integralmente domenica 5 giugno 2022. "Ne abbiamo distrutte decine", sostiene il capo del Cremlino parlando delle armi statunitensi spedite da Joe Biden al presidente di Kiev Volodymyr Zelenksy.

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La Nato ha annunciato che per le prossime due settimane nel Mar Baltico si svolgeranno esercitazioni militari a cui parteciperanno 14 membri e anche Svezia e Finlandia

Armi Usa in Ucraina, Putin smonta le smonta ma Fines ribatte: "Kiev ne ha bisogno"

E se da una parte Putin smonta le armi Usa in Ucraina, dall'altra il vice consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Fines, afferma che esse sono "esattamente quello di cui i soldati di Kiev hanno bisogno per resistere all'aggressione russa". "Permetteranno agli ucraini di colpire con precisione obiettivi russi nel campo di battaglia", sostiene. E ancora: "Noi pensiamo che questo corrisponda alle loro esigenze", continua Finer parlando, nello specifico, del sistema missilistico Himars che permette lanci fino a 80 chilometri di distanza.

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Il presidente americano Joe Biden: "Presto un accordo tra Ucraina e Russia". Onu: "La guerra deve finire, troppo sofferenza per la popolazione civile"

Intanto invece il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov avverte che un'ulteriore fornitura di lanciarazzi americani a lungo raggio all'Ucraina potrebbe provocare un allargamento della guerra nella parte orientale del Paese (e non solo). "Un rischio del genere (ovvero del coinvolgimento di Paesi terzi) certamente esiste", afferma Sergei Lavrov. "Quello che il regime di Kiev sta chiedendo in modo così categorico ai suoi padrini occidentali anzitutto - spiega direttamente dalla sua sede di Mosca il ministro - supera tutti i limiti della decenza e della comunicazione diplomatica e, secondo, è una provocazione diretta tesa a coinvolgere l'Occidente nell'azione militare", conclude infine.