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Ucraina, Lavrov: "Italia in prima fila contro Mosca". Riprende evacuazione Azovstal

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: "Ci sembrava che l’Italia avesse un approccio diverso e potesse distinguere il bianco dal nero. Alcune dichiarazioni di politici italiani sono andate oltre le norme diplomatiche"

02 Maggio 2022

Ucraina, Lavrov: "Italia in prima fila contro Mosca".  Riprende evacuazione Azovstal

"L'Italia è in prima fila tra coloro che adottano sanzioni anti-Russia e promuove iniziative. All'inizio eravamo sorpresi, poi ci siamo abituati". A parlare così è il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che, intervistato in esclusiva nel programma di Rete 4 Zona Bianca, rivela: "Ci sembrava che l’Italia avesse un approccio diverso e potesse distinguere il bianco dal nero. Alcune dichiarazioni di politici italiani sono andate oltre le norme diplomatiche. Io ho un bellissimo rapporto con il popolo italiano, non è questo in discussione". E mentre il braccio destro di Putin parla di come si sta comportando il nostro Paese in Ucraina, Kiev annuncia che oggi riprendono le operazioni di evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal, impianto di Mariupol. Ieri più di 100 persone sono già state evacuate: i primi sfollati sono diretti a Zaporizhzhia.

Ucraina, Lavrov: "Mass media e politici occidentali travisano le minacce"

"I mass media occidentali e i politici occidentali travisano, quando si parla delle minacce come la terza guerra mondiale", aggiunge Lavrov. "La Russia non ha mai interrotto gli sforzi che garantiranno il non svilupparsi della guerra". E il ministro degli Esteri russo ricorda gli accordi Gorbachov-Reagan e spiega che la Federazione russa è favorevole a una "dichiarazione che confermi che una guerra nucleare non può essere mai iniziata" ma gli Usa respingono questo accordo.

Chi può portare la pace? "Domanda ottima ma abbastanza tardiva, i problemi sono iniziati anni fa, in realtà Zelensky aveva tutte le carte in mano" ma dopo la sua elezione non ha portato la pace. "Zelensky può portare la pace se interrompe gli ordini criminali ai battaglioni nazisti e ferma le ostilità. Non vogliamo che si arrenda ma che dia l'ordine di interrompere le ostilità e di lasciare i civili", insiste.

Il ministro degli esteri russo ribadisce che "non vogliamo cambiare regime" in Ucraina, quella "è una specialità degli Sati Uniti. Vogliamo garantire la sicurezza nell'est del paese e che non arrivino minacce alla Russia dall'Ucraina", spiega. "La nazificazione esiste" in Ucraina, dice soffermandosi sull'obiettivo russo della 'denazificazione'. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è ebreo? "Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei. Il governo ucraino è diventato uno strumento degli estremisti nazisti e del governo degli Stati Uniti".

Ucraina, Zelensky: "Giorni di reale cessate il fuoco"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che per la prima volta ci sono stati due giorni di "reale cessate il fuoco" e il corridoio umanitario per evacuare i civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol ha iniziato a funzionare. E dopo aver annunciato che in 100 erano già stati evacuati, ha annunciato che le operazioni sarebbero riprese nella mattinata di ieri.

"Oggi (ieri ndr) siamo finalmente riusciti ad avviare l'evacuazione delle persone dall'Azovstal. Dopo tante settimane di trattative, dopo tanti tentativi, diversi incontri, telefonate e proposte. Non c'è stato un solo giorno in cui non abbiamo cercato di trovare una soluzione che salvasse la nostra gente. Per la prima volta dall'inizio della guerra, questo corridoio vitale ha iniziato a funzionare. Per la prima volta ci sono stati due giorni di vero cessate il fuoco", ha detto Zelensky in un video diffuso sui social.

Dopo l'evacuazione di ieri però, il complesso siderurgico Azovstal è stato nuovamente preso di mira dai bombardamenti russi. A riferirlo la Cnn, citando il comandante della 12esima brigata della Guardia nazionale Denis Schlega. Centinaia di civili ucraini sono ancora intrappolati tra le rovine dell'impianto.

Intanto due esplosioni si sono registrate questa mattina nella regione russa meridionale di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Lo ha dichiarato il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov, che sui social precisa che "non sono stati causati danni o feriti".

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