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MPS, per Jeffries dividendi +24% nel 2025 e target price a 10 euro, tra Cet1 solido e sinergie con Mediobanca

Jefferies prevede dividendo 2025 a 0,8€ (rendimento 9,3%), crescita fino a 1€ nel 2028 e potenziale prezzo obiettivo fino a 11,1€ nello scenario migliore

17 Novembre 2025

MPS, per Jeffries dividendi +24% nel 2025 e target price a 10 euro, tra Cet1 solido e sinergie con Mediobanca

Dal “primo passo” al “piatto forte”, così si intitola il report di Jefferies su Banca Monte dei Paschi di Siena, alzando le stime sul dividendo per il 2025 e il 2026 e aggiornando al rialzo il target price, pur mantenendo il rating buy. La revisione arriva dopo il successo dell’OPAS su Mediobanca e alla luce dei risultati del terzo trimestre 2025, che hanno fatto maggiore chiarezza sulla futura distribuzione del capitale. Nonostante un coefficiente patrimoniale Cet1 inferiore alle attese del broker (ma comunque sopra il consenso), il quarto trimestre potrebbe sorprendere positivamente con la finalizzazione del processo di purchase price allocation. In questo contesto, il piano industriale atteso per inizio 2026 rappresenta un catalizzatore cruciale.

Dividendi in aumento: il vero motore del titolo

Durante la presentazione dei risultati, il management di MPS ha ribadito il proprio impegno verso la distribuzione del capitale agli azionisti, con un dividendo 2025 atteso in linea con il 2024 e un incremento previsto per il 2026. Jefferies intanto ha già rivisto al rialzo le sue stime: +24% di dividendi medi per il 2025 (da 0,7 a 0,8 euro per azione, rendimento 9,3%) e per il 2026 (sempre da 0,7 a 0,8 euro, rendimento 9,5%). Ma il “piatto forte” arriva dopo: dividendo previsto a 0,9 euro nel 2027 (rendimento circa 10%) e a 1 euro nel 2028, quando le sinergie con Mediobanca saranno completamente dispiegate. In vista anche potenziali extra-dividendi o buyback.

Capitale solido e potenziali sorprese dal quarto trimestre

Il Cet1 si è attestato al 16,9%, superiore al consenso (15,1%) ma sotto la stima di Jefferies (18,2%). Il tangible net asset value è invece in linea. L’impatto dell’acquisizione di Mediobanca non è ancora pienamente visibile: risultati più definitivi arriveranno nel quarto trimestre. Un possibile beneficio potrebbe derivare dalla chiusura del processo di purchase price allocation. Jefferies osserva inoltre che il fair value degli attivi e passivi finanziari di Mediobanca era di 1,7 miliardi di euro superiore al book value a giugno 2025: un elemento non ancora riflesso nei conti MPS e potenzialmente favorevole al capitale.

Il nuovo target price: previsioni e scenari

Jefferies prevede una crescita dell’utile per azione del 5% nel 2026 (a 0,7 euro) grazie a sinergie più rapide e a un costo del rischio più basso. Rivede però leggermente al ribasso l’EPS 2027/2028 (-2%, rispettivamente a 0,9 e 1 euro) a causa dell’aumento delle tasse sulle banche italiane. Il target price sale da 9,30 a 10 euro, sostenuto da un tangible NAV stimato a 8,07 euro per azione e da un costo del capitale ridotto dal 13,5% al 12%.

Nello scenario migliore — ROTE 12,9%, costo del capitale 12%, cost/income 39% ed Euribor 3 mesi più alto di 25 punti base — il prezzo obiettivo raggiunge 11,1 euro.

Sinergie, dividendi e valutazioni: perché Jefferies resta positiva

Secondo il broker, il mercato continua a sottovalutare il potenziale dell’operazione con Mediobanca. Le sinergie, pienamente realizzate tra il 2027 e il 2028, dovrebbero supportare rendimenti da dividendo “best in class”. Inoltre, MPS vanta un buffer di capitale tra i più ampi in Europa: 1.041 punti base sopra il requisito minimo a settembre 2025, equivalente a 7,7 miliardi di eccesso (al netto delle imposte differite attive).

Il titolo appare anche interessante dal punto di vista delle valutazioni: il multiplo P/E passa da 11,8x nel 2026 a 9,8x nel 2028, offrendo un potenziale punto di ingresso per investitori di lungo periodo. Conclude Jefferies: «Le prospettive di dividendo, unite alla forza del capitale, rendono il titolo attraente per chi punta su rendimenti sostenibili e sinergie industriali reali».

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