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ANIMA Holding, nel 1H 2025 utile netto a €153,9 mln (+28%) e ricavi a €248,1 mln; Melzi d'Eril: "Pronti per nuove sinergie strategiche"

Approvata la semestrale al 30 giugno e cooptato un nuovo Consigliere, crescono utile, ricavi e cassa netta; effetti positivi da Kairos, Vita Srl e dividendi MPS per oltre 43 milioni di euro

04 Agosto 2025

ANIMA Holding, nel 1H 2025 utile netto a €153,9 mln (+28%) e ricavi a €248,1 mln; Melzi d'Eril: "Pronti per nuove sinergie strategiche"

Il Consiglio di Amministrazione di ANIMA Holding S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha proceduto alla cooptazione di un nuovo Consigliere e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025. Con riguardo a quest’ultima, il perimetro di consolidamento presenta variazioni rispetto al semestre corrispondente dell’anno precedente, relative all’inclusione per sei mesi di Kairos Partners SGR (acquisita a maggio 2024 e consolidata per soli 2 mesi nel primo semestre 2024) e del business della società strumentale Vita Srl, acquisito ad agosto 2024 e non presente nel primo semestre 2024.

Le parole di Alessandro Melzi d'Eril

"I risultati al 30 giugno mostrano ancora una volta la vitalità e la solidità del nostro business, nel trimestre che ha visto l’ingresso di Anima nel gruppo Banco BPM” - ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, Amministratore Delegato di ANIMA Holding S.p.A. – “siamo pronti e ben posizionati anche per trarre beneficio dalle sinergie con il nostro nuovo Gruppo di appartenenza e da eventuali operazioni strategiche che dovesse intraprendere”.

I risultati

Si segnala preliminarmente che conformemente al principio contabile IFRS3 i dati comparabili del 2024 sono “restated” a seguito del completamento del processo di purchase price allocation relativo all’acquisizione di Kairos Partners SGR, con un miglioramento di 2,1 milioni di euro della voce “Altri costi e ricavi”, e conseguente effetto su EBIT, utile pre-imposte, e utile netto. Le commissioni nette di gestione sono state pari a 179,0 milioni di euro (+10% rispetto ai 163,1 milioni di euro della prima metà del 2024, +4% al netto delle Acquisizioni). Le commissioni di incentivo sono state pari a 35,6 milioni di euro (contro i 46,4 milioni di euro del primo semestre 2024). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali sono pari a 248,1 milioni di euro (in crescita del 4% rispetto ai 239,4 milioni di euro del primo semestre 2024, in calo del 2% al netto della variazione di perimetro). I costi operativi ordinari sono stati pari a 78,8 milioni di euro, in aumento del 25% rispetto ai 63,2 milioni di euro del primo semestre 2024; 19 punti percentuali della variazione sono imputabili alla variazione di perimetro. Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi, escludendo da questi ultimi le commissioni di incentivo, si è attestato al 37,1%.
La voce Altri costi e ricavi, come già indicato in occasione dei risultati al 31 marzo 2025, incorpora quest’anno un ricavo una tantum di 31,8 milioni di euro, mentre il ricavo da Dividendi, relativo alla quota detenuta in Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., è salito da 3,1 a 43,2 milioni di euro.

L’utile ante imposte ha così raggiunto i 214,5 milioni di euro (in crescita del 30% rispetto ai 165,0 milioni di euro del primo semestre 2024), mentre l’utile netto si è attestato a 153,9 milioni di euro (+28% rispetto ai 120,7 milioni di euro del primo semestre 2024).
Il corrispondente utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita, e il ricavo una tantum) risulta anch’esso pari a 153,9 milioni di euro (+23% rispetto ai 124,9 milioni di euro del primo semestre 2024).

La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2025 risulta positiva (cassa netta) per 211,3 milioni di euro (rispetto agli 8,4 milioni di euro di cassa netta al 30 giugno 2024 e ai 251,5 milioni di cassa netta al 31 dicembre 2024). La variazione rispetto a inizio anno riflette il pagamento di dividendi per 146,3 milioni di euro e un esborso per imposte pari a ca. 83 milioni di euro, in gran parte compensati dalla generazione di cassa da attività operative e da plusvalenze sugli investimenti.

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