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Iren, nel 1H 2025 ricavi a €3,486 mln (+29%), utile netto a €184 mln (+24%); Dal Fabbro: "Risultati positivi e crescita solida"

Il CdA di IREN approva risultati semestrali con forte crescita economica e investimenti per €915 mln, di cui il 72% in progetti sostenibili, confermando la guidance per il 2025

30 Luglio 2025

Iren, nel 1H 2025 ricavi a €3,486 mln (+29%), utile netto a €184 mln (+24%); Dal Fabbro: "Risultati positivi e crescita solida"

Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato oggi i risultati consolidati al 30 giugno 2025, che mostrano una forte crescita su tutti i principali indicatori economici.

Le dichiarazioni

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha commentato: “Approviamo oggi dei risultati molto positivi con ricavi pari a 3.486 milioni di euro (+29%) ed un utile netto pari a 184 milioni di euro (+24%) rispetto allo scorso anno; in particolare la crescita dell’utile netto è frutto del positivo contributo gestionale di tutte le business unit e delle due operazioni straordinarie Iren Acqua ed Egea Holding. La diversificazione della nostra struttura industriale ci consente di intercettare diverse opportunità di crescita sia organica che inorganica e così incrementare l’Ebitda di 90 milioni di euro rispetto allo scorso anno, di cui 34 milioni derivanti dal consolidamento di Egea Holding. Solidi della crescita già raggiunta che anticipa parte di quella attesa sul fine anno confermiamo la guidance con un Ebitda 2025 stimato tra 1.340-1.360 milioni di euro, un utile netto tra 300-310 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”.

Anche Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha sottolineato la solidità dei risultati operativi:
"Il primo semestre si è chiuso con una performance operativa molto solida, caratterizzata da una crescita a doppia cifra di tutti i principali indicatori, in miglioramento ancora rispetto al primo trimestre: l'Ebitda a 726 milioni di euro (+14%) riflette l'efficacia da un lato dell'execution delle nostre scelte strategiche e dei continui investimenti tecnici di sviluppo, complessivamente pari a quasi 400 milioni di euro nel semestre e più che coperti dal flusso di cassa operativo, e dall'altro della rinnovata ottimizzazione dei processi interni con attenzione ai costi. Alla luce dell’attuale andamento, guardiamo al secondo semestre con fiducia, confermando la guidance".

Il Vice Presidente Moris Ferretti ha evidenziato l’importanza della sostenibilità: “Il primo semestre 2025 conferma che una strategia industriale integrata con la sostenibilità rappresenta la chiave del successo. L’avvio del nuovo impianto di valorizzazione della carta di Collegno ne è un esempio concreto: ci permette non solo di ampliare la capacità di trattamento, ma anche di aumentare il recupero di materia, trasformando così un rifiuto in una risorsa preziosa. La raccolta differenziata pari circa al 70% sui territori serviti e l’incremento del 7% della capacità di depurazione delle acque reflue evidenziano i continui progressi del Gruppo verso una gestione sempre più sostenibile di tutte le attività. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno e alla competenza delle oltre 11.860 persone che quotidianamente contribuiscono alla crescita del Gruppo e dei territori in cui operiamo”.

I risultati finanziari del primo semestre

Dal punto di vista dei numeri, i ricavi consolidati hanno raggiunto 3.485,6 milioni di euro, con un aumento del 29,2% rispetto ai 2.697,6 milioni dello stesso periodo del 2024. Questo incremento è stato trainato principalmente dall’aumento dei prezzi delle commodities energetiche (circa +190 milioni di euro) e dai maggiori volumi energetici venduti (+250 milioni). Importante anche il contributo del consolidamento di EGEA Holding (+200 milioni) e delle attività di efficienza energetica (+50 milioni).

L’EBITDA si attesta a 726,2 milioni di euro, in crescita del 14,2%. Il miglioramento è attribuibile a vari fattori positivi: lo scenario energetico favorevole con l’aumento dei prezzi delle commodities (PUN +28,4%, PSV +39,1%), la crescita organica, e gli effetti regolatori positivi per il settore Ambiente. Significativa anche la variazione del perimetro consolidato con l’entrata di EGEA Holding.

Sul fronte energetico, l’incremento dei prezzi ha generato effetti complessivamente positivi (+15 milioni di euro) grazie soprattutto ai margini migliorati nella produzione elettrica (+18 milioni), parzialmente compensati da un calo nei margini della produzione di calore (-3 milioni). I maggiori quantitativi prodotti, in particolare nel settore idroelettrico (+9%) e termoelettrico (+69,2%), hanno contribuito positivamente. La commercializzazione delle commodities ha visto invece un calo marginale (-6 milioni), dovuto principalmente al minor margine nel settore gas, che nel 2024 aveva beneficiato di situazioni straordinarie non ripetibili.

Nel corso del semestre, due elementi straordinari hanno influenzato positivamente il margine: premi e penali per la qualità del servizio idrico integrato (+8 milioni) e il riconoscimento da parte del Consiglio di Stato di ricorsi riguardanti il metodo tariffario gas (+10 milioni). Questi elementi hanno compensato la fine di plusvalenze tariffarie e la riduzione dei WACC nei settori distribuzione gas ed energia elettrica. Inoltre, il consolidamento di EGEA Holding ha contribuito con +34 milioni.

L’EBIT è salito a 326,3 milioni (+16,9%) nonostante maggiori ammortamenti, accantonamenti per crediti e rischi.

L’utile netto è cresciuto del 24%, attestandosi a 183,5 milioni, beneficiando anche della riduzione del risultato di terzi dovuta all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua.

L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 4.228 milioni (+4% rispetto ai €4.013 milioni del 30 giugno 2024), con un flusso di cassa operativo di 435 milioni che ha ampiamente coperto gli investimenti tecnici per 393 milioni. Gli investimenti finanziari per 522 milioni sono principalmente legati all’acquisizione di Iren Acqua e al consolidamento di EGEA Holding.

Gli investimenti complessivi nel semestre hanno raggiunto 915 milioni di euro (+14%), di cui il 72% destinato a progetti sostenibili allineati alla Tassonomia europea.

Risultati per settori

Per settore, la Business Unit Reti ha registrato un EBITDA di 270,5 milioni (+13,9%) grazie a vincoli tariffari più elevati e premi per la qualità tecnica. Sono stati distribuiti 1.737 GWh di energia elettrica, 642 milioni di metri cubi di gas e 96 milioni di metri cubi di acqua. Gli investimenti lordi sono saliti a 182 milioni (+11,9%), destinati principalmente a reti idriche, depurazione, distribuzione elettrica e digitalizzazione.

Il settore Ambiente ha mostrato un EBITDA di 132,3 milioni (+6,3%), grazie all’aumento del margine nelle attività di raccolta e smaltimento, con un contributo positivo di EGEA Ambiente e Sisea. I rifiuti gestiti sono stati circa 2.093 mila tonnellate, mentre gli investimenti sono cresciuti a 74,4 milioni (+6,1%), destinati a mezzi, attrezzature e nuovi impianti come quello per il trattamento della carta a Collegno.

Il settore Energia ha visto un EBITDA di 173,5 milioni (+30,6%) grazie a un trend di prezzi in crescita e a produzioni aumentate soprattutto in idroelettrico (+9%), termoelettrico (+69,2%) e cogenerazione (+3,5%). L’energia prodotta è stata di 4.472 GWh (+14,6%), con un aumento anche nella produzione di calore (+9,6%) per effetto di una stagione termica più favorevole e della crescita delle reti di teleriscaldamento. Gli investimenti sono stati di 56,6 milioni (+8,5%), focalizzati sullo sviluppo delle reti di teleriscaldamento e impianti fotovoltaici.

Infine, il settore Mercato ha registrato un EBITDA di 147,7 milioni (+6,5%), supportato dal consolidamento di EGEA Energie. L’energia elettrica commercializzata è cresciuta del 22,8%, trainata dal mercato libero, mentre il gas acquistato è leggermente diminuito (-1,2%). Gli investimenti sono saliti a 45,1 milioni (+18,8%).

Prospettive future

Per il futuro, il Gruppo si muove in un contesto macroeconomico complesso e incerto, con rischi legati ai tassi di interesse e alla volatilità dei prezzi delle commodity. La seconda metà dell’anno vedrà il proseguimento degli investimenti per l’efficientamento delle reti energetiche e idriche, lo sviluppo della raccolta rifiuti e delle energie rinnovabili. Si prevede un incremento dei ricavi tariffari nei business regolati e un recupero della marginalità degli impianti di trattamento rifiuti.

La produzione idroelettrica è attesa in calo rispetto agli straordinari livelli dello scorso anno, parzialmente compensata da un aumento della produzione termoelettrica. I margini della Business Unit Mercato dovrebbero restare stabili, in un contesto competitivo sfidante, al quale il Gruppo risponde puntando sulla fidelizzazione dei clienti

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