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Silicon Valley contro Wall Street: lo scontro destinato a plasmare il nostro futuro, una riflessione ispirata da Yanis Varoufakis

L'emissione di moneta è la posta in gioco: un dollaro digitale controllato dalla FED o una nuova forma di bitcoin controllato dai guru dell'informatica?

26 Luglio 2025

Silicon Valley contro Wall Street: lo scontro destinato a plasmare il nostro futuro, una riflessione ispirata da Yanis Varoufakis

Yanis Varoufakis, fonte: Imagoeconomica

Dalla creazione della moneta fiat, il vero potere da cui discendono tutti gli altri è quello di emettere dal nulla moneta avente corso legale. Potere miracoloso, che nel caso del dollaro – dopo la fine del Gold Exchange Standard decisa da Richard Nixon nel 1971 – è il segreto della lunga egemonia americana.

Quello dell'emissione di moneta è un processo poco studiato, quasi fosse marginale. Molti economisti – anche molto noti – si sono occupati del potere tralasciando di approfondire chi controlla la FED, la BCE e le banche centrali.

Da quarant'anni spreco il mio tempo a scrivere sempre le stesse cose: 12 banchieri privati controllano la FED, che è un'istituzione privata facente una funzione pubblica, proprio come la BCE e la Banca d'Italia. Un recente studio sottolinea che soltanto in 9 nazioni tra gli azionisti della banca centrale non figuri – direttamente o indirettamente – la famiglia Rothschild.

In altre parole – come ha sottolineato Yanis Varoufakis – Wall Street controlla l'emissione di moneta.

La posta in gioco è enorme: la moneta di nuova emissione entra nel sistema finanziario dalle banche, che utilizzano poi la cd. leva finanziaria. Ogni unità ricevuta “crea” così a sua volta nuovo denaro. Più si è in cima alla catena, più si guadagna.

Questo meccanismo, tuttavia, ha bisogno di una crescita infinita. Le banche devono trovare continuamente clienti ai quali prestare denaro a interesse, clienti in grado di restituire i prestiti ricevuti. Domando scusa se semplifico il più possibile: il mio non è un saggio, ma un articolo destinato ai meno esperti. Per una banca, prestare soldi a un produttore di un bene o a un fornitore di un servizio presuppone un esame sulle possibilità di quel soggetto di aumentare il proprio fatturato, il che – a sua volta – presuppone una valutazione sull'esistenza di domanda di quel prodotto o servizio. Ma è evidente che – nell'epoca del consumismo - tutta l'economia moderna non risponde a una domanda esistente, la crea, plasma grazie al marketing e ai suoi strumenti, come la pubblicità.

Tuttavia, vi sono eccezioni. L'acquisto di alcune merci e di alcuni servizi può essere imposto. Tre esempi: vaccini e armi e assicurazioni obbligatorie.

Così, in quel corto circuito che è il mondo contemporaneo, i 12 banchieri privati che controllano la FED hanno esercitato pressioni sulla politica per forzarla ad acquistare vaccini e armi. L'amico Davide Rossi (col Professor Fabio Vighi) ha descritto nei suoi scritti magistrali questo meccanismo (L'economia delle emergenze dalle pandemie alle guerre – La fine della sovranità popolare, Arianna Editrice).

Ora, in un'intervista di pochi giorni fa, Yanis Varoufakis dichiara che negli Stati Uniti è in atto uno scontro per controllare l'emissione di moneta digitale: Silicon Valley contro Wall Street.

Considerata irrinunciabile, elemento costitutivo degli Stati moderni, la sovranità monetaria è stata rubata, strappata al popolo da una banda di criminali internazionali che oggi controllano anche la politica.

E' il mondo plasmato dagli economisti, il più gretto, iniquo, osceno della Storia. E tuttavia, il mondo plasmato dagli informatici rischia di essere anche peggiore.

Da quarant'anni scrivo le stesse cose: possibile che nessuno s'impegni a demolire questo castello di carta? Oggi, il crollo appare ineluttabile: soltanto nuove pandemie e nuove guerre potranno – nel breve periodo – sostenere l'economia finanziaria, il cd turbocapitalismo.

L'indebitamento americano a livelli record richiede il completo assoggettamento delle colonie (un paio di giorni fa Donald Trump ha dichiarato che la Francia non conta nulla: si può ancora chiamare la Francia – o l'Italia, o la Germania - un alleato?).

Yanis Varoufakis ha definito “tecnofeudale” il mondo in cui viviamo: sono d'accordo.

Noi poveri cristi siamo soltanto la foglia di fico che – esercitando un diritto di voto sempre più svuotato di significato – legittimiamo lo status quo.

Sotto un ombrellone nell'isola di Skopelos, ascolto il greco Yanis Varoufakis, uno sconfitto (politicamente, personalmente se la passa bene) e penso a tutti i sacrifici che ci vengono imposti soltanto per arricchire 12 banchieri privati. Presto i medesimi sacrifici potrebbero comprendere misure mai sperimentate per ridurci di numero – così sarà se prevarranno i transumanisti della Silicon Valley e il loro guru Yuval Noah Harari, i filantropi alla Bill Gates.

Osservo il giovane vicino, tatuato e rumoroso, ridere come un ebete guardando video su TikTok: è lui l'uomo nuovo, spetta a lui opporsi al neofeudalesimo: temo il peggio.

di Alfredo Tocchi, 26 luglio 2025

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