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Risiko bancario, UniCredit "sfiora l’8% di Generali" e punta Commerzbank con quota al 30%; Bank of America sale al 10% nella banca tedesca

Orcel rafforza la posizione in Generali in vista dell’assemblea di aprile; in Germania, pressing su Commerzbank mentre cresce anche la presenza Usa con Bank of America oltre il 10%

11 Marzo 2025

Risiko bancario, UniCredit "sfiora l’8% di Generali" e punta Commerzbank con quota al 30%; Bank of America sale al 10% nella banca tedesca

Risiko bancario, UniCredit avrebbe raggiunto una quota vicina all'8% in Generali e punta Commerzbank con una quota al 30%; intanto, Bank of America sale al 10% nella banca tedesca. UniCredit in questo modo rafforzerebbe la propria posizione in vista dell’assemblea della compagnia assicurativa triestina, prevista per fine aprile. Secondo indiscrezioni, la banca guidata da Andrea Orcel – che detiene ufficialmente il 5,2% del capitale – non avrebbe ancora preso una decisione sul proprio orientamento di voto. Tuttavia, una partecipazione di questa entità potrebbe rivelarsi decisiva, in particolare se la lista presentata da Mediobanca – primo azionista di Generali – non dovesse ottenere la maggioranza. In quel caso, il sostegno alla lista promossa da Assogestioni potrebbe influenzare direttamente la composizione del consiglio di amministrazione, in un contesto segnato dal confronto tra Mediobanca e i fondi istituzionali.

Bank of America al 10,16% di Commerzbank

Dalla Germania arriva intanto un segnale che accende ulteriormente i riflettori sul futuro di Commerzbank: secondo quanto comunicato dalla banca tedesca, al 4 marzo Bank of America deteneva una partecipazione complessiva del 10,16%, tra diritti di voto e strumenti derivati. La presenza dell’istituto americano evidenzia l’interesse crescente degli investitori internazionali verso Commerzbank, seconda banca del Paese, nonostante il dibattito politico interno sulla tutela degli asset strategici. Attualmente, circa il 40% del capitale dell’istituto risulta in mani estere.

Unicredit resta in pressing su Commerzbank

In questo scenario sempre più competitivo, anche Unicredit continua a lavorare sul dossier Commerzbank, di cui ha accumulato una quota vicina al 30%, tra azioni e derivati. La banca italiana è in attesa del via libera della Banca Centrale Europea, previsto nei prossimi giorni, e guarda con attenzione all’insediamento del nuovo governo tedesco. L’amministratore delegato Orcel ha dichiarato di voler “chiarire quello che è successo e i benefici dell’operazione, per poi ottenere il loro supporto”. L'ingresso di Bank of America rafforza ulteriormente la competizione attorno a Commerzbank, sottolineando la rilevanza strategica dell’operazione in corso.

Espansione fintech e aumento di capitale per Banco Bpm

Parallelamente, Unicredit continua a muoversi anche su altri fronti. La scorsa settimana ha completato l’acquisizione di Aion Bank e Vodeno, due fintech attive rispettivamente in Belgio e Polonia. Inoltre, ha depositato i documenti informativi per l’assemblea del prossimo 27 marzo, chiamata a deliberare su un aumento di capitale a supporto dell’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm. L’operazione prevede l’emissione di 278 milioni di nuove azioni, per un controvalore di circa 14,8 miliardi di euro ai prezzi correnti di mercato.

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