13 Febbraio 2025
Il Gruppo TIM ha chiuso il 2024 con risultati molto positivi, registrando una crescita significativa in diversi settori. Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Alberta Figari, ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2024. Il Consiglio si riunirà per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato il 5 marzo.
Il 2024 ha rappresentato per TIM un anno di profonda trasformazione, segnato dal completamento del percorso avviato a partire dal 2022, con il perfezionamento della cessione di NetCo a Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) e la conseguente riduzione dell’indebitamento finanziario.
Il nuovo assetto del Gruppo sta guidando il miglioramento delle performance sul mercato domestico, mentre sul mercato brasiliano continuano a crescere efficienza operativa e generazione di cassa.
Sul fronte finanziario, TIM ha chiuso il 2024 raggiungendo o superando, per il terzo anno consecutivo, le guidance di Gruppo fornite al mercato e ponendo le basi per l’accelerazione dello sviluppo dell’azienda.
I ricavi totali sono aumentati del 3,1% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 14,5 miliardi di euro, +1,5% nel domestico a 10,2 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 4,4 miliardi di euro); ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,4% anno su anno a 13,5 miliardi di euro (+2,0% nel domestico a 9,3 miliardi di euro, +6,6% in Brasile a 4,2 miliardi di euro). In forte crescita l’EBITDA di Gruppo, che aumenta dell’8,3% anno su anno a 4,3 miliardi di euro (+8,3% nel domestico a 2,2 miliardi di euro, +8,3% in Brasile a 2,2 miliardi di euro). In forte crescita anche l’EBITDA After Lease di Gruppo, che sale del 10,1% anno su anno a 3,7 miliardi di euro (+8,5% nel domestico a 2 miliardi di euro, +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi di euro). TIM Consumer ha registrato ricavi totali in crescita (+0,6% anno su anno) a 6,1 miliardi di euro. La business unit, nel corso del 2024, ha confermato il percorso di stabilizzazione intrapreso: fra i fattori a sostegno del trend si evidenziano gli effetti positivi delle attività di repricing condotte da inizio anno e il contenimento del churn. In crescita anche i ricavi della customer platform grazie alle offerte combinate di connettività a banda larga e intrattenimento e ai ricavi dei servizi ICT per le piccole e medie imprese (+7%).
Il piano strategico per il periodo 2025-2027 prevede una generazione di cassa già a partire dal 2025, con l'obiettivo di tornare a remunerare gli azionisti nel triennio 2026-2028. Durante questo periodo, l'Equity Free Cash Flow After Lease dovrebbe raggiungere 2,5 miliardi di euro, supportato da investimenti per un totale di 6 miliardi di euro, con un forte focus su tecnologie come il 5G, i data center, l'IoT e l'AI. I ricavi domestici sono cresciuti dell'1,5%, toccando i 10,2 miliardi di euro, e l'EBITDA After Lease domestico è aumentato dell'8,5%, raggiungendo i 2 miliardi di euro. Questi risultati sono stati sostenuti in gran parte da attività di repricing e dal contenimento del churn, oltre che dalla crescita dei ricavi della customer platform, che ha beneficiato delle offerte combinate di connettività e intrattenimento, nonché dei ricavi provenienti dai servizi ICT per le piccole e medie imprese (+7%).
Per quanto riguarda il business di TIM Enterprise, i ricavi sono aumentati del 4,1%, raggiungendo i 3,3 miliardi di euro, grazie alla strategia di difesa della connettività e alla crescita dei ricavi IT, che ora rappresentano il 64% del totale. Il valore dei contratti firmati nei 12 mesi ha superato i 4,1 miliardi di euro, con il Polo Strategico Nazionale che ha contribuito con 520 milioni di euro, rispetto ai 300 milioni del 2023. In Brasile, TIM ha registrato una crescita dei ricavi del 6,8%, raggiungendo i 4,4 miliardi di euro, mentre l'EBITDA After Lease è aumentato dell'11,9%, raggiungendo i 1,7 miliardi di euro, grazie soprattutto alla spinta del segmento mobile.
TIM Brasil ha registrato ricavi pari a 4,4 miliardi di euro (+6,8% anno su anno), e un EBITDA After Lease pari a 1,7 miliardi di euro (+11,9% anno su anno), continuando nel percorso di crescita intrapreso nell’ultimo biennio grazie alla spinta del segmento mobile.
Nel complesso, TIM ha confermato la solidità del proprio operato, con ricavi in crescita sia per TIM Consumer (+0,6% a 6,1 miliardi di euro) che per TIM Enterprise (+4,1% a 3,3 miliardi di euro). Inoltre, la società ha continuato a investire in infrastrutture, con un Capex di 2,1 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi destinati al perimetro domestico.
Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2024 e si riunirà nuovamente il 5 marzo per l’approvazione del bilancio d’esercizio e consolidato. L’anno 2024 ha rappresentato un'importante fase di trasformazione per TIM, culminando con la conclusione del processo iniziato nel 2022 con la cessione di NetCo a Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR), un passo che ha portato alla riduzione dell’indebitamento finanziario e ha posto le basi per un futuro sviluppo accelerato dell'azienda.
“Il 2024 è stato un anno di grande trasformazione per il nostro Gruppo, segnato dal completamento della cessione di NetCo e dal rafforzamento della nostra posizione nei mercati di riferimento”, ha dichiarato Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM. “Per il terzo anno consecutivo abbiamo centrato tutti gli obiettivi fissati, trasformando l’azienda in un Gruppo più solido e focalizzato. Proprio oggi abbiamo portato a compimento l’ultimo tassello del piano presentato nel 2022, approvando la vendita di Sparkle al MEF e Retelit. Anche grazie all’incasso relativo a questa offerta, puntiamo a ripristinare la remunerazione per gli azionisti dal 2026 e prevediamo, per il biennio successivo, un payout pari al 70% della cassa generata. Sul fronte degli obiettivi, il piano prevede una crescita media annua del 3% dei ricavi e tra il 6 e il 7% per i margini, sostenuta dal miglioramento delle attività domestiche e dall’espansione in Brasile. Siamo pronti a consolidare la nostra leadership, investendo sei miliardi di euro in tecnologia e innovazione per continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.
Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha inoltre approvato l’aggiornamento del piano strategico 2025-2027, presentato dall’Amministratore Delegato Pietro Labriola, che punta a posizionare il Gruppo come la migliore e più grande piattaforma digitale e telco in Italia e come il più efficiente operatore di TLC in Brasile. Grazie alla generazione di cassa prevista dal piano verrà ridotta ulteriormente la leva e verrà ripresa la remunerazione degli azionisti, mantenendo al contempo flessibilità finanziaria e una solida struttura del capitale.
La guidance del Gruppo TIM per il periodo 2025-2027 prevede una crescita solida dei principali indicatori finanziari, con obiettivi chiari per i prossimi anni. I ricavi di Gruppo sono attesi in crescita di circa il 3% annuo medio nel periodo di piano (CAGR 2024-2027), partendo da 13,7 miliardi di euro pro-forma nel 2024. Per il segmento domestico, i ricavi sono previsti crescere tra il 2% e il 3% medio annuo, partendo da 9,4 miliardi di euro pro-forma nel 2024. Per il 2025, i ricavi complessivi di Gruppo sono attesi in crescita tra il 2% e il 3%, mentre quelli di TIM Domestic dovrebbero aumentare tra l'1% e il 2%.
L’EBITDA After Lease di Gruppo dovrebbe crescere tra il 6% e il 7% annuo in media durante il piano (CAGR 2024-2027), partendo da un valore pro-forma di 3,6 miliardi di euro nel 2024. Per il segmento domestico, l’EBITDA After Lease è previsto crescere tra il 5% e il 6% annuo, partendo da 1,9 miliardi di euro pro-forma nel 2024. Nel 2025, si prevede una crescita dell'EBITDA organico After Lease di circa il 7% per il Gruppo e tra il 5% e il 6% per TIM Domestic.
Per quanto riguarda gli investimenti, il Gruppo prevede un Capex pari al 14% circa dei ricavi nel 2025, con una graduale riduzione a circa il 13% nel 2027. Per TIM Domestic, il Capex è previsto tra il 12% e il 13% nel 2025, con un ulteriore abbassamento a circa l'11% nel 2027.
Un altro aspetto importante riguarda la generazione di cassa. L’Equity Free Cash Flow After Lease dovrebbe essere pari a circa 0,5 miliardi di euro nel 2025, a circa 0,9 miliardi nel 2026 e a circa 1,1 miliardi nel 2027, per un totale complessivo di circa 2,5 miliardi di euro nel periodo di piano.
Infine, TIM prevede una riduzione organica dell'indebitamento di Gruppo. Il rapporto tra debito netto After Lease e EBITDA After Lease dovrebbe essere inferiore a 1,9x nel 2025, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la solidità finanziaria dell'azienda nel corso del piano.
Questi obiettivi testimoniano l'impegno di TIM nel continuare a crescere in modo sostenibile e a migliorare la propria efficienza operativa, mantenendo un controllo attento sul debito e sugli investimenti strategici.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia