18 Luglio 2024
Fonte: LaPresse
La Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi d'interesse. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta quindi a 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Lo comunica la Banca centrale dopo la riunione del Consiglio direttivo.
Nella riunione di oggi la Banca Centrale Europea ha deciso, come ampiamente previsto, di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento. Il Presidente della BCE Christine Lagarde non ha fornito dettagli sul percorso futuro, ma gli economisti si aspettano che l'istituzione con sede a Francoforte riduca i tassi di altri 0,25 punti percentuali nella prossima riunione del 12 settembre. "Il Consiglio direttivo non si impegna in anticipo su un percorso specifico per i tassi di interesse”, si legge nel comunicato stampa. "Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di lasciare invariati i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. I dati recentemente disponibili supportano ampiamente la sua precedente valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine. Mentre alcune misure dell'inflazione sottostante sono aumentate leggermente a maggio a causa di fattori una tantum, la maggior parte degli indicatori è rimasto invariato o è sceso leggermente a giugno”.
Gli analisti ipotizzano che quest'anno siano previsti altri due tagli dei tassi di interesse di 0,25 punti percentuali ciascuno, a settembre e a dicembre. Intanto Christine Lagarde ha parlato al termine della riunione del Consiglio direttivo. "Non siamo vincolati ad un particolare percorso dei tassi. Alcuni parametri dell'inflazione di fondo sono aumentati ma la maggior parte sono rimasti stabili", ha detto Lagarde, spiegando che l'inflazione "fluttuerà" su questi livelli (a giugno era 2,5%) e nella seconda metà del 2025 calerà. "Le nuove informazioni confermano sostanzialmente la valutazione precedente del Consiglio direttivo" sulle prospettive dell'inflazione. Lo si legge nel comunicato della Bce al termine del Consiglio direttivo. "Sebbene alcune misure dell'inflazione di fondo siano aumentate lievemente a maggio", per la maggior parte sono rimaste stabili o sono diminuite leggermente a giugno" e restano "in linea con le aspettative". Al tempo stesso, "le pressioni interne sui prezzi restano alte, l'inflazione dei servizi è elevata ed è probabile che l'inflazione complessiva rimanga al di sopra dell'obiettivo fino a gran parte del prossimo anno".
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