20 Settembre 2022
Se in azienda avete un robot industriale è molto probabile che sia “made in China”. Le possibilità sono più o meno al 50%, dato che Pechino produce la metà delle macchine su scala globale. Oggi, martedì 20 settembre, il Wall Street Journal ha svelato in anteprima i risultati dei dati annuali dell’International federation of robotics, un’organizzazione professionale senza scopo di lucro fondata nel 1987 a Francoforte per promuovere, rafforzare e proteggere l’industria della robotica nel mondo. Dall’analisi emerge che le produzioni di robot industriali in Cina nel 2021 sono aumentate del 45% rispetto all’anno precedente, superando le 243 mila unità su un totale internazionale di 486.800: significa che la metà di tutte le installazioni di robot industriali pesanti installate nel mondo lo scorso anno sono cinesi.
La corsa all’automazione di Pechino riflette anche la necessità per le fabbriche cinesi di adattarsi alla diminuzione della manodopera a basso costo e al progressivo aumento dei salari: l’obiettivo è contenere i costi e rendere meno vantaggioso per le aziende occidentali spostare la produzione in altri mercati emergenti o nei propri paesi d’origine. Geopolitica, non solo economia e industria. La robotica costituisce una tecnologia fondamentale per i processi di produzione. Secondo Lu Zhangyuan, direttore dell’Advanced industrial robot research institute in Cina, “analizzare i dati dell’industria della robotica equivale a misurare la temperatura dell’industria manifatturiera”.
La riduzione degli scambi commerciali e dei rapporti internazionali in seguito alle restrizioni post-Covid ha favorito ulteriormente lo sviluppo dell’industria robotica cinese per soddisfare la domanda interna, sostituendo in alcuni settori la presenza di robot europei e giapponesi, sino ad allora considerate le tecnologie robotiche a più elevato livello di prestazioni. I dati dell’International federation of robotics mostrano che nel 2021 le installazioni cinesi dei produttori di elettronica sono aumentate del 30%. Hanno investito pesantemente nella robotica soprattutto le case automobilistiche, i produttori di plastica, gomma, metalli e macchinari. Lo scorso anno le installazioni di robot industriali in tutto il mondo sono state 486.800: con un aumento del 27% rispetto al 2020. La crescita delle spedizioni nel 2020 è cambiata poco rispetto all’anno precedente, a causa della pandemia. Gli Stati Uniti hanno installato 49.400 robot nel 2021, con un aumento del 27% su base annua, mentre le installazioni in Europa hanno toccato quota 78 mila (+15%). Numeri comunque lontani da quelli della Cina.
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