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Fmi: "Rischio recessione globale", male Cina e Usa ma la Russia tiene

La proiezione delle stime di crescita del Fondo monetario internazionale vedono l'economia del pianeta sull'orlo di una recessione globale. La Russia tiene, male Cina e Usa

26 Luglio 2022

FMI, RISCHIO RECESSIONE GLOBALE

Fonte: Imagoeconomica

Le riaperture dopo l'eliminazione delle restrizioni porteranno l'Italia a crescere del 3% nel 2022 anche se le stime nel 2023 la danno fra le peggiori. Tuttavia l'aggiornamento delle previsioni del Fondo monetario Internazionale prevede una crescita globale del 3,2% contro il 3,6 stimato nei mesi precedenti. A ridurre questa crescita contribuiscono anche le contrazioni economiche di Cina e Usa.
Fonte: fmi Repubblica

Fmi: recessione globale trainata da Cina e Usa

Già poche settimane fa gli Stati Uniti d'America furono interessati da prospettive di recessione elaborate da vari studi e osservatori nonché agenzie di rating: i risultati confermavano il pericolo recessione ad altissimi livelli per gli Stati Uniti che andava dal 30 al 40% in una finestra che va tra 12 e 18 mesi.
Sicuramente il lockdown ha attraversato dalla Cina negli ultimi mesi ha fortemente intaccato l'economia del dragone, senza contare I risvolti economici che il conflitto in Ucraina ha scatenato in tutti i paesi con l'incremento dell'inflazione e la crisi nel settore energetico. Il mix ha portato il World Economic Outlook del Fondo monetario Internazionale a rivedere al ribasso le prospettive di crescita per il 2023 e, parallelamente un incremento delle possibilità di una recessione che avrebbe invaso il sistema globale.
L'anno scorso la crescita era stimata al 6,1%, quest'anno verrà quasi dimezzata e la crescita per il 2022 è stata rivista il 3,2%, per il 2023 si scende ancora più in basso con una crescita al 2,9% e il declassamento va da 0,4 a 0,7 punti percentuale ad aprile.

Fmi: male eurozona, ma la Russia recupera

Sicuramente un peso per la diminuzione nelle prospettive di crescita a livello globale è trainata anche dalla zona euro che risente moltissimo dei prezzi dell'energia oltre che della dipendenza dal gas russo.
L'Italia astime di crescita superiore per il turismo e l'attività industriale, ma ciò viene compensato dalla diminuzione della crescita di Francia, Germania e Spagna. Non a caso il fondò monetario Internazionale vede l'Italia crescere di più 3% quest'anno è dello 0,7% per il mese di aprile. Nonostante il conflitto in Ucraina, il caro energia, l'Italia ha mantenuto buoni ritmi di crescita soprattutto nel settore industriale dove registra un incremento del 2,6% nel periodo che va da marzo a maggio 2022. Tuttavia dal 2023 la crescita italiana è stimata peggiore rispetto alle altre economie europee ed in calo complessivamente di un punto percentuale rispetto alle previsioni di aprile di quest'anno.
La Francia registra un incremento del 1,9%, la Spagna un incremento del 1,6%, la Germania invece perde il 2,2% penalizzata dal crollo della produzione automotive che ha trascinato al ribasso tutta la filiera. C'è da dire infatti che con l'approvazione del maxi provvedimento per il Green Deal del 2035 dove verranno bandite dal commercio le auto a combustione.

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