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Caro bollette, in arrivo decreto da 5-7 miliardi. Bonomi: "Necessari interventi strutturali"

Il governo si prepara a fronteggiare il caro bollette, Draghi annuncia un decreto di "ampia portata". Secondo il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi sono "necessari interventi strutturali"

10 Febbraio 2022

Protesta dei parlamentari leghisti contro il caro bollette

Protesta dei parlamentari leghisti contro il caro bollette (fonte: Lapresse)

Durante un discorso tenuto a Genova, Mario Draghi ha annunciato che il governo sta studiando un intervento contro il caro bollette di "ampia portata". Si prevede un decreto che impiegherà fino a 7 miliardi di euro fra quelli previsti dal PNRR. Il tutto finalizzato a mitigare prezzi che nelle ultime settimane hanno subito un vero e proprio boom. Molte famiglie, piccole attività e grandi imprese stanno fronteggiando rincari di almeno il doppio rispetto a quanto speso nei mesi precedenti. 

Il decreto

La sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra, ha affermato che l'intervento dell'esecutivo potrebbe oscillare fra i 5 e i 7 miliardi di euro, con un particolare focus sul rafforzamento dei "bonus sociali". Si comincerà con circa 4 miliardi che arriveranno poi a circa 1,5 miliardi dalla prima tassazione degli extra-profitti realizzati dagli impianti a fonti rinnovabili. Un ulteriore finanziamento per la riduzione delle bollette dovrebbe giungere dall'utilizzo degli incassi delle aste di Co2. Questa misura viene ritenuta dall'Arera una di quelle da rendere potenzialmente "strutturali". L'attuale situazione potrebbe essere infatti origine di importanti novità che ci accompagneranno ancora per molto tempo. "Il caro energia è la mina sulla strada della ripresa", dichiara il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi al Tg1, "Quest'anno l'industria pagherà una bolletta di 37 miliardi. Abbiamo bisogno di interventi strutturali, c'è la necessità che si aumenti la disponibilità di energia per l'impresa italiana, sia attraverso l'aumento del gas italiano sia l'aumento delle energie rinnovabili".

L'iniziativa dei comuni

Nel frattempo sono tanti i comuni italiani che, per concentrare l'attenzione nazionale sulla situazione, lasceranno al buio le principali piazze e  monumenti della penisola. L'iniziativa avrà luogo alle 20 del 10 febbraio, e durerà mezzora. Il problema del caro bollette riguarda infatti anche le amministrazioni comunali: per loro previsto un aggravio sui 550 milioni di euro circa su una spesa annua complessiva che sfiora i 2 miliardi di euro. I partiti, tornati nel dibattito dopo l'elezione del Presidente della Repubblica e le diatribe interne, hanno già preso posizione. Il Movimento 5 Stelle fa eco a Bonomi e chiede "soluzioni strutturali". Il Pd, tramite il proprio segretario, Enrico Letta, propone di aumentare la produzione di gas nazionale. Ma spinge affinché l'esecutivo prenda decisione immediate. Più cauto per il momento il centrodestra, con la Lega che si limita a sostenere l'iniziativa del governo. Il primo degli interventi dovrebbe essere dedicato alle imprese cosiddette "energivore". Il loro, al momento, è il settore su cui il caro bollette sta assumendo i connotati peggiori.

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