05 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
La legge di Bilancio cancella l'Irap per imprenditori individuali e professionisti. Attenzione però: per molti, ma non per tutti. Vi sono infatti dei principi di esclusione da rispettare: la manovra fiscale impatterà su quegli imprenditori esercenti le attività in forma individuale e sui professionisti, purché non associati. Restano esclusi dal beneficio della cancellazione dell'Irap anche gli enti non commerciali, le società di persone, di modeste dimensioni, e le società di capitali. A stabilirlo è stato l'emendamento presentato dal governo in commissione bilancio del senato al disegno di legge di bilancio del prossimo anno. Nella pratica dunque, a partire dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della manovra, l'Irap non è dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni di cui alle lettere b) e c) del comma 1 del dlgs 446 del 1997.
Approfondiamo ora il paragrafo sui beneficiari che andranno ad essere avvantaggiati dalla nuova misura fiscale. Stiamo parlano dei piccoli contribuenti, ovvero tutti quei professionisti, lavoratori autonomi e società di persone che appartengono alla piccola impresa. L’ultimo pagamento per chi deve corrispondere l'Irap sarà il saldo per il periodo d’imposta del 2021. La riforma chiarisce il nodo cruciale sui contenziosi: nessun effetto retroattivo, chi ha contenziosi dovrà continuare a pagare per sanare la propria posizione. Le società di capitali invece dovranno versare un nuovo tributo, con la formula del due in uno che comprenderà sia Irap che Ires, la cosiddetta imposta sul reddito delle società. L'obiettivo della riforma è quello di agire per ridurre il cuneo fiscale con la cancellazione dell’IRAP, naturalmente rivedere le addizionali e avviare una riorganizzazione del catasto in cinque anni. Il Governo ha come principale traguardo quello di ridurre l’evasione e incentivare l’economia con la riduzione della pressione fiscale.
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