19 Ottobre 2021
Fonte: lapresse.it
In arrivo nel 2022 Quota 102: sembra che martedì 19 ottobre 2021, il ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco abbia avanzato, durante la cabina di regia sul Dpb, una nuova proposta per rivoluzionare le pensioni. Con Quota 102, stando a quanto si apprende, gli italiani potrebbero andare in pensione a 64 anni con 38 di contributi all'attivo. Poi l'anno successivo, nel 2023, i requisiti potrebbero salire di altri due anni con Quota 104.
Secondo quanto rivelato dall'Adnkronos Quota 102 - che comunque per il momento rimane una proposta del ministro Franco e dunque, in quanto tale, non è ancora stata approvata - potrebbe permettere a uomini e donne di andare in pensione con due soli due requisiti:
Mentre circolano indiscrezioni sulle nuove regole per andare in pensione nel 2022, il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga però lamenta: "Non è possibile continuare ad affrontare un tema così complesso e sensibile come quello delle pensioni attraverso indiscrezioni passate agli organi di stampa. L'unico modo serio di parlare di pensioni è quello di aprire un vero tavolo di confronto con il sindacato. Questo ci aspetteremmo dal Governo.
"Notizie come quelle che ipotizzano nuove quote e pensioni a rate rischiano di alimentare confusione ed incertezza", prosegue Ganga. "La Cisl ribadisce la propria posizione: non è accettabile uno scalone con la fine di Quota 100. È necessaria una flessibilità per accedere alla pensione a partire dai 62 anni di età. In ogni caso, 41 anni di contributi a prescindere dall'età dovrebbero essere più che sufficienti. Inoltre, bisogna tutelare sul piano previdenziale le donne ed i giovani, chi svolge lavori di cura e lavori usuranti. Come è necessario garantire un adeguato potere di acquisto ai pensionati e rafforzare la quattordicesima", conclude.
A prendere parola sulla questione è infine anche il segretario confederale Uil Domenico Proietti che, tramite una nota, commenta le indiscrezioni su Quota 102: "Le ipotesi che circolano per sostituire quota 100 non corrispondono nel modo più assoluto all’esigenza di introdurre una flessibilità più diffusa di accesso alla pensione intorno a 62 anni".
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