01 Marzo 2021
Nuova proroga per pagare le rate Rottamazione Ter e quelle del 'Saldo e Stralcio'. E’ questa la scelta del ministero dell’Economia voluta per affrontare i tempi difficili della pandemia. Nel rinvio, come già confermato da qualche giorno, invece, non saranno incluse quei 54 milioni di cartelle esattoriali, già pronte a partire. Bisogna vedere cosa il Governo intende fare con gli atti più piccoli, quelli sotto i 5.000, per i quali si parla addirittura di “stralcio” per alleggerire sia gli uffici che i contribuenti.
Non solo la questione fiscale ma sul piatto resta anche quella del sostengo ai settori produttivi ed economici messi più in difficoltà dalla pandemia: l'arrivo del nuovo Dpcm e la terza ondata di Covid, che gli ultimi dati fanno prevedere, sarà accompagnata da un nuovo "Decreto Sostegno" che prende il testimone della serie dei Dl Ristori. Tale decreto rappresenta il primo vero ed importante banco di prova per il Governo Draghi. Il parlamento ha autorizzato uno scostamento di 32 miliardi di euro, ma non è detto che tutte le risorse saranno impiegate subito e, soprattutto, verranno concentrate verso quelle attività che hanno avuto maggiori perdite. Non più, quindi, il codice Ateco a fare da discriminante ma la perdita reale di fatturato. Si ipotizza una perdita attorno al 33%. I settori che per primi dovrebbero ricevere i ristori, come richiesto dalle associazioni di categoria, saranno il settore alberghiero e la ristorazione, quello della montagna legato allo sci, il turismo e i trasporti ma anche settori costretti alle nuove chiusure, come parrucchieri e barbieri nelle nuove zone rosse.
Il ministero dell'Economia ha diffuso un 'comunicato legge' per assicurare i contribuenti che non ci saranno sanzioni per i mancati pagamenti delle rate di Rottamazione Ter e 'Saldo e stralcio' che scattano da lunedì perché è allo studio una norma di proroga. Una novità accolta positivamente dai ministri di Forza Italia, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, che parlano di nuovo approccio con i contribuenti, ma anche dalla vice ministro all'Economia Laura Castelli (M5s), che ha annunciato: "Lavoreremo nel solco tracciato, e nei prossimi giorni riprenderemo in mano tutti i dossier sospesi, a partire da quello delle cartelle esattoriali". La data per il nuovo versamento di queste due regolarizzazioni invece non è stata indicata, molto probabilmente perché potrebbe essere 'armonizzata' con un nuovo rinvio delle cartelle, che al momento non c'è. Il governo è al lavoro su questi temi nella massima riservatezza ma lo slittamento ulteriore potrebbe essere inserito nel decreto Sostegno che affiancherà il nuovo Dpcm con le restrizioni Covid.
In analisi ci sarebbe anche una valutazione sulla possibile pulizia del 'magazzino' dei ruoli precedenti al 2015 ma anche l'ipotesi di annullare le cartelle o di far pagare un saldo e stralcio sotto i 5.000 euro. Tutte ipotesi al vaglio, e quindi non ancora concrete, sulle quali si starebbero doverosamente facendo i conti. Ma che già trovano consenso. "L'ipotesi allo studio del governo di un saldo e stralcio per le cartelle inferiori a 5 mila euro” ha spiegato il deputato di Iv, Gianfranco Librandi “è una scelta intelligente e pragmatica che può aiutare sia le casse dello Stato che i cittadini in un momento difficile per l'economia nazionale
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