02 Febbraio 2021
Fonte: lapresse.it
Secondo i dati riportati dall'Istat, nel 2020 il Pil dell'Italia è calato dell'8,8% (dato grezzo) mentre nel quarto trimestre del 2020 è sceso del 2% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% rispetto al quarto trimestre del 2019. La stima è migliore - anche se di poco - delle attese, le quali indicavano un calo del 9%. Per il periodo ottobre-dicembre il consensus degli analisti indicava un calo tra il 2% e il 2,2%. Come riporta l'Ansa, in termini destagionalizzati nel 2020 il pil italiano è sceso dell'8,9%.
Secondo le proiezioni, rimane positivo il Pil per il 2021, +2,3%. L'economia italiana, ha spiegato l'Istat, registra, dopo il robusto recupero del terzo trimestre pari a +16%, una nuova contrazione nel quarto "a causa degli effetti economici delle nuove misure adottate per il contenimento dell'emergenza sanitaria". E ancora: "Tale risultato determina un ampliamento del calo tendenziale del Pil: da -5,1% del trimestre precedente a -6,6%".
Da registrare che il quarto trimestre ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2019. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, ovvero agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi.
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