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Verona, annullato concerto baritono russo Ildar Abdrazakov dopo accuse di filo-putinisimo, Giuli approva la censura: “No a propaganda”

La Fondazione Arena di Verona esclude il baritono russo Ildar Abdrazakov, accusato di essere vicino a Putin dalla Fondazione Anti-Corruzione (FBK) di Navalny. Il ministro della Cultura Giuli esprime il suo appoggio alla decisione

07 Novembre 2025

Verona, annullato concerto baritono russo Ildar Abdrazakov dopo accuse di filo-putinisimo, Giuli approva la censura: “No a propaganda”

Ildar Abdrazakov, fonte: instagram @mimab_comunicazione

Nuovo episodio di censura nel panorama musicale e culturale italiano. È stato annullato il concerto del baritono russo Ildar Abdrazakov, che doveva esibirsi con l'opera Don Giovanni in programma al Teatro Filarmonico di Verona dal 18 al 25 gennaio 2026. L'episodio accade a seguito della cancellazione a luglio del concerto del direttore d’orchestra Valery Gergiev alla Reggia di Caserta e ad altri episodi di censura aventi oggetto artisti russi.

Verona, nuovo episodio di censura: il baritono russo Abdrazakov non canterà nel “Don Giovanni” dopo l’appello della Fondazione Navalny

La decisione della Fondazione Arena di Verona è arrivata poche ore dopo l’appello della Fondazione Anti-Corruzione fondata dal defunto oppositore russo Alexei Navalny, che aveva definito Abdrazakov “un alleato e propagandista di Putin”, nonché “rappresentante di fiducia della sua campagna presidenziale nel 2024”. In una nota stringata, l’Arena ha comunicato: “Ildar Abdrazakov non prenderà parte all’opera Don Giovanni, in programma al Teatro Filarmonico di Verona dal 18 al 25 gennaio 2026”.

La Fondazione Navalny sui social ha esultato parlando di “una vittoria”: “Nel gennaio 2026 Abdrazakov, collaboratore e fidato rappresentante di Putin, non si esibirà al teatro italiano Fondazione Arena di Verona: è stato rimosso dal programma, esattamente come avevamo chiesto”.

Appoggio alla decisione dal Ministro della Cultura Giuli

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha espresso il suo pieno appoggio alla scelta di censurare il baritono russo: “Le arti e la cultura russa sono sempre benvenute in Italia quando rappresentano un veicolo di dialogo e pacificazione fra i popoli. Non così, invece, quando diventano strumenti di propaganda al servizio di un potere dispotico che non può avere diritto di cittadinanza nel mondo libero".

La vicenda ha riacceso il dibattito sul confine tra libertà artistica e responsabilità politica. Già nel 2024 Abdrazakov era stato escluso dal Teatro San Carlo di Napoli per motivi analoghi, mentre a ottobre l’associazione Liberi Oltre le Illusioni aveva chiesto alla Fondazione Arena e ai suoi soci fondatori di “bandire l’artista per responsabilità civica”.

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