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Pietrasanta si candida a Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027

La presentazione-evento, affidata alla conduzione della giornalista e opinionista tv Claudia Conte, ha vissuto diversi momenti

28 Giugno 2025

Pietrasanta

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Pietrasanta si candida a Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027

Trasformata in auditorium d'eccezione l’ex cooperativa di consumo in via Marconi, dov’è in corso un profondo intervento di rigenerazione urbana, ha disegnato una cornice intrisa di memorie e suggestioni per la presentazione alla città del dossier con cui Pietrasanta si è candidata a Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027. La presentazione-evento, affidata alla conduzione della giornalista e opinionista tv Claudia Conte, ha vissuto diversi momenti. Le note sublimi del Maestro Michael Guttman, al violino, hanno accolto il pubblico nella spettacolare galleria centrale, per l’occasione “vestita” di blu; dopo gli interventi istituzionali, l’artista sudcoreano Park Eun-Sun, cittadino onorario di Pietrasanta, ha “consegnato” alla comunità, in dono, l’opera calligrafica da lui realizzata per accompagnare la candidatura. E’ stato quindi svelato il Comitato Scientifico: Franco Broccardi, economista della cultura; il regista Alfonso Cuarón; Michael Guttman, violinista e direttore d’orchestra; Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz; Eike Schmidt, direttore del Museo Real Bosco di Capodimonte; l’artista Gian Maria Tosatti e Angela Vettese, curatrice e storica dell’arte.

Si è poi passati alla presentazione del dossier, intitolato “Essere arte. O dell’umanità dell’arte” e curato dal Comune (indirizzo e redazione) e da Promo PA Fondazione (progettazione e redazione) con la supervisione scientifica di Frank Boehm, direttore del museo Igor Mitoraj. Monica Torti, dirigente dell’area Servizi al Cittadino del Comune, ha illustrato il percorso che ha portato alla sua redazione: iniziato nel settembre 2024 con analisi, mappature e interviste ai rappresentanti del settore economico, turistico e culturale del territorio, è proseguito con i tavoli tematici che, da febbraio a fine marzo, hanno fissato momenti di ascolto e confronto con numerosi interlocutori, pubblici e privati, della città e non solo. Da aprile è iniziata la stesura del piano strategico della cultura e, dopo il lancio della call per raccogliere proposte di sviluppo, si è giunti alla composizione del dossier che conta 42 soggetti promotori e 99 partner di progetto.

Nella struttura del fascicolo presentato al Ministero della Cultura sono entrate Francesca Velani e Irene Panzani di Promo PA Fondazione. Il programma di candidatura si fonda su due pilastri complementari: le infrastrutture, che rappresentano l’ossatura fisica e simbolica del sistema culturale cittadino e i progetti-laboratorio, che esprimono l’energia di un sistema vitale e fortemente internazionale mirato a costruire una visione condivisa sul rinnovamento della comunità dell’arte. La parte dedicata alle infrastrutture è articolata in 5 poli di riferimento: piazza Duomo e lo spazio pubblico per la cultura; la rigenerazione degli ex complessi produttivi dei privati; la Marina, come punto di dialogo tra natura e cultura; ricerca e innovazione e, infine, il polo del contemporaneo fra valorizzazione, produzione artistica e nuovi linguaggi. I progetti-laboratorio, invece, sono organizzati in 4 sezioni tematiche: scoprire per essere, dedicata a mostre e alla narrazione culturale; partecipare per essere, con residenze e laboratori promossi da artisti, artigiani, ricercatori, cittadini, studenti e turisti; trasformare per essere, con focus su formazione, ricerca e innovazione; incontrare per essere, dove trovano spazio dibattiti, festival e rassegne. Un dossier che lascerà comunque eredità importanti per la città, ben oltre il 2027: una piattaforma di formazione permanente, un modello culturale replicabile e una serie di buone pratiche di sostenibilità per la promozione e fruizione dell’arte, nel quadro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Tra i sostenitori della candidatura il celebre regista messicano Alfonso Cuaron, che da molti anni vive nella picccola Atene della Versilia. In un mondo fratturato dal conflitto, dalla solitudine e dal disordine l’arte può essere un linguaggio di pace, uno spazio dove persone di culture e prospettive differenti s’incontrano senza paura. Pietrasanta, città che conosco, amo e in cui vivo - sottolinea Cuaron - ha scelto di rinnovare questo patto con il futuro: supportare gli artisti significa costruire un mondo migliore e Pietrasanta lo sta facendo, con coraggio e generosità. Sono orgoglioso di far parte del Comitato Scientifico di questa bella avventura perché, da qui, può nascere non solo un progetto culturale ma un messaggio: che un altro tipo di sviluppo sia possibile, uno fondato su bellezza, dialogo e umanità condivisa. Grazie per quello che state facendo, lunga vita a Pietrasanta, lunga vita all’arte.

La candidatura di Pietrasanta a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 rappresenta – afferma il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - un’occasione straordinaria per valorizzare il patrimonio culturale e creativo di una delle città simbolo dell’arte in Toscana. Conosciuta come la ‘Piccola Atene’, Pietrasanta unisce tradizione e innovazione e nella sua candidatura ha deciso di farlo in un progetto corale che nasce dal basso, grazie a una partecipazione attiva di cittadini, artisti e istituzioni, testimoniando una visione condivisa e inclusiva, in cui scultura, arte pubblica e rigenerazione urbana si fondono in un racconto identitario, accessibile e profondamente contemporaneo. La Regione Toscana sostiene con convinzione questa candidatura, che interpreta in modo autentico lo spirito del nostro territorio: un luogo dove l’arte non è solo memoria, ma soprattutto futuro.

 

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