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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Casanova dall’infinita Fuga. Prima teatrale al Mercadante. Napoli, la terra trema e chi si prepara alla Grande Fuga

15 Marzo 2025

 Casanova dall’infinita Fuga. Prima teatrale al Mercadante. Napoli, la terra trema e chi si prepara alla Grande Fuga

Terremoto. 4.4 di magnitudo. Quello terribile in Irpinia nel 1980  segnava 6.9 e fu un'apocalisse. Il bellissimo docu/film di Alessandro Preziosi “Terremoto” su RaiPlay ( vedetelo) parte da qui, dal racconto di quella terribile notte sotto un bombardamento di scosse. Il Mattino titolava Fate Presto. Per salvare chi é ancora vivo. Per aiutare chi non ha piu’ nulla. Andy Warhol della prima pagina de Il Mattino ne fece un’opera d’arte. Io ce l’ho appesa nel soggiorno (ovviamente un clone). Non si è mossa di un centimetro sulle solide mure di tufo ( un metro e 8 centimetri di spessore, misurate stamattina). La terra ha tremato e io non me ne sono quasi accorta. Ero alle prese con il terremoto  emotivo di Giacomo Casanova,  l’ultimo giorno di vita, la notte tra il 3 e il 4 giugno del 1798. Il gentiluomo veneziano, uno degli uomini più discussi, amati e denigrati del XVII.
Grande Prima Nazionale al Teatro Mercadante, “Casanova dell’Infinita Fuga” di Ruggero Cappuccio, drammaturgo e direttore del Napoli Campania Festival.  Al mito vivente della seduzione Cappuccio da una sua prospettiva originale, lo sprigiona  dal ruolo di una vita intera, quella del seduttore seriale, e lo fa "liberatore delle donne" e del loro diritto alla fantasia erotica: anche se mi sono coricato nello stesso letto con madre e figlia ( confessa nelle sue Memoires di 7000 pagine). Quante amanti credete che abbia avito Casanova?  Soltanto 122, in fondo in una vita da Grande Amatore non sono tante, rispetto ai grandi libertini della storia. A ognuna di loro sussurrava: Tu non sei il mio primo amore, ma sarai l’ultimo. Quello che però distingueva Casanova da gli altri, era la capacità di amare e appassionarsi veramente a ciascuna delle donne che conquistava. Tutte le donne, oneste o no, si vendono. Quando ha tempo un uomo le compra con premure e attenzioni e quando ha fretta, come me, adopera regali e gioielli.  
Fra gli incanti dell’amore  parte il viaggio onirico, un po’ felliniano di Ruggero Cappuccio ( che firma testo, regia e progetto scenico) fra figure magiche, sospese sui trapezi, una scenografia che riecheggia il Carnevale di Venezia versione Blade Runner. I costumi strepitosi e surreali portano la firma del Grande, Grandissimo Carlo Poggioli. Suoi sono i costumi anche de Il Gattopardo ( bellissima serie televisiva di Netflix). Carlo, lo adoro, mi ha vestito e (pure svestito) sul set dell’ultimo film di Roman Polanski “The Palace” ( e chiudo la mia chiosa).
Claudio Di Palma non recita, lui é Casanova, intenso e morente, mentre Sonia Bergamasco offre la sua voce profonda alla Straniera,  interpretata da  Emanuele Zappariello, già in sodalizio artistico con Ruggero nel ultimo film “Shakespeare re di Napoli”. Segnatevi questo nome, il ragazzo, bello come il sole, ne farà di strada. .
.Cast formidabile da scossa emotiva, li voglio citare tutti. Francesca Cercola, Viviana Curcio, Eleonora Fardella, Claudia MoroniGaia Piatti (Le altre donne), Estelle Maria Presciutti (Casanova bambino), Maria Anzivino, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Viola Russo (coreografie aeree FUNA). Le musiche sono di Ivo Parlati, aiuto regia, luci di Nadia Baldi, produzione Teatro di Napoli-Teatro Nazionale Repliche fino a domenica 23 marzo. Assolutamente da vedere

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