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Pietrasanta ospita Human Connections, la mostra personale dello scultore Filippo Tincolini

Dal 15 febbraio al 2 giugno 2025 oltre quaranta sculture nei luoghi simbolo della città

19 Febbraio 2025

Filippo Tincolini - Pietrasanta

Filippo Tincolini - Pietrasanta

Fino al 2 giugno 2025, Pietrasanta ospita Human Connections, la mostra personale dello scultore Filippo Tincolini (Pontedera, 1976). L’esposizione, patrocinata dalla Regione Toscana e promossa dal Comune di Pietrasanta, è realizzata in collaborazione con galleria Liquid art system e Treccani EsperienzeOltre quaranta sculture, di grandi e medie dimensioni, allestite nei luoghi simbolo della città: Piazza Duomo, Piazza Carducci, il Complesso di SantAgostino e il Pontile di Marina di Pietrasanta. “Con grande emozione presentiamo le imponenti installazioni di Filippo,dopol’esposizione estiva nella Piazzetta di Capri la scorsa estate, dimostrando il nostro costante impegno nella promozione di talenti emergenti e nell’offrire loro un palcoscenico di risonanza globale. Commenta Franco Senesi, CEO di Liquid Art System, che prosegue: “Sono molto soddisfatto di aver contribuito a far conoscere Tincolini come artista sul mercato internazionale, e sono più che convinto questa esposizione a Pietrasanta rappresenti un ulteriore passo verso la creazione di un dialogo vivo e stimolante tra le forme espressive contemporanee e le radici storiche di una città capace di sorprendere a ogni angolo.” Le scenografiche opere di Tincolini sorprendono e stimolano la riflessione attraverso molteplici chiavi di lettura. Come sottolinea il curatore Alessandro Romanini, l’artista “utilizza la scultura come strumento dindagine dellesistente, come una forma di pensiero”.

“Abbiamo avviato un percorso di confronto e progettazione condivisa con la città per costruire un piano strategico della cultura “cucito” sulla Pietrasanta del futuro e che,speriamo, sia anche un viatico per la candidatura a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027.” Spiega Alberto Stefano Giovannetti, Sindaco di Pietrasanta. Le grandi mostre diffuse sono un elemento iconico per la nostra terra, promuovono la partecipazione culturale della comunità e offrono al pubblico l’opportunità di conoscere da vicino le nuove tendenze del settore: l’opera di Tincolini sarà un connubio del tutto originale fra le piùantiche tecniche di lavorazione della materia e l’innovazione tecnologica che sta aprendo nuove frontiere creative, rafforzando il carattere di universalità dell’arte e l’ambizione di Pietrasanta a proporsi, sempre di più, come punto di riferimento nel panorama artistico italiano”.  La ricerca artistica di Tincolini si basa su una costante sperimentazione che fonde la tradizione scultorea con le più modernetecnologie. Il suo processo creativo combina strumenti classici come scalpelli e lime con modelli digitali, scanner 3D e robotantropomorfi.

Il risultato sono sculture simboliche, a tratti surreali, caratterizzate da una lavorazione raffinata e levigata, capaci di creare connessioni tra mondi, tecniche e periodi diversi. Tutte le opere in mostra sono in marmo, ad eccezione di Spaceman Light Blue, una scultura alta 4 metri e mezzo, realizzata in resina e collocata in Piazza Carducci. Le sculture esposte sono tratte da diverse serie realizzate dall’artista. In Ancient Gods, il mondo della mitologia classica incontra quello dei supereroi contemporanei, dando vita a sculture in marmo dipinte che creano un forte impatto estetico ed emotivo. Il ciclo Flowered Soul esplora un contrasto tra materia e leggerezza: un astronauta o figure classiche come una Venere, sembrano sbocciare da un intreccio di fiori scolpiti nel marmo. In Dystopian Animals, la scultura diventa un ponte verso un mondodistopico, in cui animali iperrealistici in marmo bianco di Carrara si fondono con elementi e atteggiamenti umani. La mostra comprende opere ispirate al mondo dell’infanzia appartenenti alla collezione Cartoons e sculture dal forte impatto simbolico come i bidoni di petrolio accartocciati e dismessi della serie Crumbled e le opere di Swaddle, in cui busti di Veneri sono avvolti da bendaggi e corde, metafora delle sovrastrutture sociali che condizionano l’individuo. A completare il percorso, il progetto HC Resonance, a cura della fotografa Laura Veschi, che attraverso foto, video e uninstallazione sonora racconta il dietro le quinte della creazione delle opere. Esposte inoltre due sculture nate dal progetto sociale Rebirth from Waste / Rinascita dagli scarti, realizzato conANFFAS MS, in cui giovani con disabilità hanno collaborato con Tincolini nella creazione di opere usando scarti di blocchi dimarmo. A fine mostra, l’artista donerà a Pietrasanta la scultura in marmo Spaceman (h 3 metri). Durante il periodo espositivo, sarà organizzato un ricco calendario di eventi e tavole rotonde dedicate alla scultura.

 

 

 

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