La ringrazio dello spazio, anzi del doppio spazio. Prima la “recensione” nelle pagine della cultura e adesso la letterina.
Vorrei partire da quest’ultima. Siamo in pieno tsunami natalizio, dunque, in tema con le letterine a Babbo Natale.
Ecco cosa gli scriverei…Caro babbo Natale, mi piacerebbe tanto che chi la il potere di recensire prima legga il libro. Visto che é stato cosi’ pedissequamente minuzioso a ripetere ( tre volte per la precisione) che il libro é una raccolta di ispe dixit di altri, dilungandosi solo sulle citazioni degli ospiti di penna, troppi e troppo lunghe rispetto alla brevità dei loro graditissimi interventi. Il termine “napolide”- ha scritto l’autorevole collega- l’ho scippato a Erri De Luca che invece ha scritto un commento sul retro/copertina di “Napoli, ti odio!" Ma era troppo allisciapiume ( le mie)… E nel tentativo di strapparmi le piume le ha condite qua e là con qualche punzecchiature ( cattiverie?, ma no).
Nella Napoli “culturalmente blindata” ( sorrentiniana/martoniana) una voce trasversale é vista con sospetto. Meglio affossarla con nomi presi a caso dal cilindro di parole diffuse che, fuori contesto, non dicono nulla: Trump e Tyson, tanto per citarne due ai quali ho dedicato 3 righe. Ho scritto “letterine" che pero’ hanno fatto risparmiare al Comune 168mila euro, dopo il rogo della Venere degli Stracci che l’ assessore aveva assicurato fosse di materiale ignifugo, era già partita la raccolta fondi per la ricostruzione. Pubblico la “letterina” su Il Fatto Quotidiano ( ci scrivo da 14 anni), subito dietro front della Fondazione Pistoletto/Pistolotto, che la regala alla città. Mi consenta solo di aggiungere che nella foto il ben informato re/censore ha scambiato me per Monica Guerritore che ammiro moltissimo, ma non ha scritto il libro.
Napoli, ti odio! Sveglia ci prendono per il culo! ( Guida editore) non sarà candidato al Premio Pulitzer ma l’autorevole censore, che tiene anche corsi di correttore di bozze, con "Pietra e Stella... “ e “Napoli piè veloce" (edito da Stamperia del Valentino) lo é. Beato lui. Babbo Natale ,metti pure i suoi libri nel sacco dei doni. Il mio, vi prego, fatene origami.
P.S. Questa é invece è la mia faccia
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