24 Novembre 2024
"Natura morta con pesce" e' un'opera su cartoncino di 63,7 x 49 cm del pittore ed incisore polacco Jankel Adler (Tuszyn, 26 luglio 1895 – Aldbourne, 25 aprile 1949) realizzato tra il 1926 ed il 1930.
Sul retro del dipinto vi e' il ritratto di un uomo seduto, per intero. Il dipinto e' stato realizzato negli anni in cui Adler stava conoscendo l'apice del successo e le sue opere erano accettate ed anzi ricercate in tutta la Germania. Questo in qualche modo traspare dalla rotondita' della zuppiera che figura nel dipinto e dalle opulente dimensioni del pesce che la travalicano: un'imagine di abbondanza e di soddisfazione che pero' non riesce a nascondere del tutto le nuvole nere che appaiono nella prospettiva meno prossima. In effetti da li a poco la Germania sarebbe caduta vittima del nazismo.
Il dipinto, proveniente da una collezione privata della Polonia, e' stato venduto per 12.500 Euro ad un'asta telematica dello scorso 3 giugno dalla casa d'aste Grisebach, con sede a Berlino. Il prezzo di aggiudicazione non ha superato la stima che andava dai 10.000 ai 15.000 Euro.
Il pittore e artista grafico Jankel Adler nacque in una grande famiglia ebrea ortodossa nel 1895 a Tuszyn, vicino a Łódź, Regno del Congresso di Polonia, allora stato cliente dell'Impero russo (ora Polonia). Ha studiato incisione a Belgrado nel 1912, poi arte in Germania a Barmen ( oggi Wuppertal) e Düsseldorf fino al 1914. Durante la prima guerra mondiale fu arruolato nell'esercito russo ma tornò in Polonia nel 1918, diventando membro fondatore dei "Young Yiddish", un gruppo con sede a Łódź di pittori e scrittori dediti all'espressione della propria identità ebraica, il primo dei tanti gruppi artistici d'avanguardia a cui si sarebbe associato. Nel 1920 si trasferisce in Germania, incontra Marc Chagall a Berlino, poi torna brevemente a Barmen, prima di stabilirsi due anni dopo a Düsseldorf, dove entra a far parte del circolo della Giovane Renania, stringe amicizia con Otto Dix e contribuisce a fondare l'Esposizione Internazionale degli artisti rivoluzionari a Berlino. Nel 1925 gli affreschi del Planetario di Adler furono ben accolti e lui espose ampiamente. Sei anni dopo, nel 1931, all'Accademia di Düsseldorf, strinse un'importante amicizia con Paul Klee, che influenzò profondamente il suo stile. Nel 1933, tuttavia, Adler fu costretto a fuggire dalla Germania nazista per la Francia quando era al culmine del suo successo, dopo che la sua arte fu dichiarata "degenerata". Nel 1934 il suo lavoro fu incluso nella Mostra di opere di pittura - scultura - architettura di artisti ebrei tedeschi, allestita dal commerciante d'arte profugo tedesco Carl Braunschweig alla Parsons Gallery, Oxford Street (5-15 giugno 1934) London, England organizzata in risposta a tale discriminazione nazista. Tuttavia, Adler è stato anche incluso nella famigerata mostra "Entartete Kunst" (Arte degenerata), allestita dai nazisti a Monaco di Baviera nel 1937. Nello stesso anno, ha lavorato con l'incisore Stanley William Hayter presso il laboratorio sperimentale Atelier 17 a Parigi, incontrando anche Picasso, che divenne la seconda grande influenza sul suo stile.
Nel 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, Adler si arruolò nell'esercito polacco e fu evacuato in Scozia nel 1940, dove, dopo un breve internamento, fu smobilitato nel 1941, a causa delle cattive condizioni di salute. A Glasgow lui e il collega emigrato ebreo polacco Josef Herman si sono riuniti e sono diventati due dei membri più influenti del club Glasgow New Art, fondato da J. D. Fergusson (a loro è stato anche attribuito il merito di aver ispirato il suo ramo di breve durata, The Centre, al numero 7 di Scott Street). Lo scultore ebreo di origine estone Benno Schotz organizzò una mostra privata del lavoro di Adler nel suo studio nel 1941 e Adler espose anche 24 opere alla Galleria Annans nel giugno dello stesso anno (con un'introduzione in catalogo di Fergusson). Nell'ottobre 1942 Adler contribuì con un breve articolo "Memories of Paul Klee" al Cyril Connolly's Horizon e nel dicembre dello stesso anno Schotz e Herman organizzarono una mostra di arte ebraica al Jewish Institute, South Portland Street, a Gorbals, Glasgow. Ciò includeva il lavoro di Adler, insieme ad artisti ebrei britannici tra cui David Bomberg e artisti ebrei dell'Europa continentale, molti associati all'Ecole de Paris, tra cui Chagall, Modigliani e Soutine, nonché dagli stessi curatori.
Nel 1942 Adler soggiornò anche brevemente nella colonia di artisti di Kirkcudbright, nel sud-ovest della Scozia, per preparare la sua successiva mostra personale alla Redfern Gallery di Cork Street, Londra (giugno-luglio 1943), organizzata dalla mercante d'arte tedesca emigrata Erica Brausen e con un'introduzione in catalogo dell'influente storico e critico d'arte Herbert Read. Dopo essersi trasferito a Londra, Adler ha condiviso una casa con "i due Roberts", i pittori Colquhoun e MacBryde, il cui stile ha fortemente influenzato, ed anche quello della loro cerchia più ampia. Nel 1944 partecipò a una mostra collettiva nella Modern Art Gallery dell'emigrato tedesco Jack Bilbo e tenne anche due mostre personali a Gimpel Fils, "Studies in Tempera for Kafka's Works di Jankel Adler with Watercolors and Drawings", nella primavera del 1947, seguita da una seconda mostra nel 1948. Nello stesso anno, "An Artist Seen from One of Many Possible Angles", con illustrazioni di Adler, fu la prima pubblicazione della Gabberbochus Press, nata in Polonia, fondata da Francziska e Stefan Themerson. Nel 1945 il collezionista James (Jimmy) Bomford prestò ad Adler il Whitley Cottage, situato nella sua fattoria ad Aldbourne, vicino a Malborough, nel Wiltshire, dove l'artista trascorse i suoi ultimi anni. Fu lì - un giorno dopo aver appreso del rigetto della sua domanda di naturalizzazione, probabilmente a causa dei suoi contatti all'interno di gruppi anarchici - che Adler morì, il 25 aprile 1949. Ampi materiali relativi al suo soggiorno in Gran Bretagna sono conservati negli archivi del National Galleries of Scotland, così come nel Tate Archive. Il suo lavoro è conservato in collezioni del Regno Unito tra cui Aberdeen Art Gallery, Glasgow Museums Resource Centre, Pallant House Gallery, Swindon Museum and Art Gallery e Tate Britain, così come in collezioni internazionali in Australia, Germania, Israele e Stati Uniti (Museum of Modern Art - MOMA, New York).
Di Giovanni Conticelli.
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