31 Agosto 2024
Homo Faber, la terza edizione indaga sui mestieri dell'arte nella vita delle persone
Homo Faber 2024: The Journey of Life, la terza edizione dell'esposizione biennale dedicata all’artigianato artistico contemporaneo, apre al pubblico presso la Fondazione Giorgio Cini sull’isola veneziana di San Giorgio Maggiore dal 1° al 30 settembre.
Organizzata dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e dai suoi partner, Homo Faber 2024 invita i visitatori a esplorare il ruolo essenziale degli oggetti fatti a mano nella nostra quotidianità. Attraverso il tema The Journey of Life, ideato dalla vicepresidente della fondazione, Hanneli Rupert, e interpretato dai direttori artistici Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini, la mostra espone splendide creazioni di maestri da tutto il mondo, rivelando il forte legame fra la vita e l’artigianato.
Guadagnino e Rosmarini, al capo della direzione artistica, hanno commentato il progetto, il primo a parlare è Guadagnino: “Il mio lavoro, da sempre, è quello di raccontare una storia partendo dalle coordinate che mi vengono date. Questo concetto meraviglioso di The Journey of Life, diretto e universale, ci ha davvero spinto a scoprire come avvolgere al meglio il pubblico nell’architettura incredibile della Fondazione Cini, facendo in modo che le opere esposte non venissero sopraffatte dal contesto ma dando comunque grande rilevanza alla struttura. È stata un’esperienza straordinaria di riflessione su molte delle grandi ispirazioni che hanno fatto nascere le nostre idee, a partire da Carlo Scarpa fino alla storia di Venezia in quanto città d’arte.” Alla sua dichiarazione si aggiunge quella di Nicolò Rosmarini, che specifica “La nostra intenzione è stata di creare momenti straordinari tramite installazioni su larga scala ma anche un viaggio armonioso da una stanza all’altra. Abbiamo curato nei minimi dettagli ogni singolo elemento di ciascun ambiente: una collaborazione fantastica con i più grandi esperti e maestri d’arte per dare vita a un contesto ricco di valori e artigianalità. È stato meraviglioso confrontarsi con l’architettura della Fondazione Giorgio Cini, cercando di enfatizzarla e al contempo trasformarla in modo creativo”.
Attingendo al fascino esercitato su di lui dell’artigianalità e a un’immensa capacità creativa, sia come regista che come designer, Luca Guadagnino ha collaborato con l’architetto milanese Nicolò Rosmarini per dare vita a un’esperienza magica,
sorprendente e al contempo profonda. Il viaggio comincia in biglietteria, dalla quale i visitatori muovono i primi passi su una passerella colorata che si snoda attraverso i giardini, collegando gli spazi espositivi. Viene creato un filone narrativo coerente con l’aiuto di motivi ricorrenti: gli specchi, che riflettono l’ambiente naturale dell’isola ed esaltano il potere del sole, e le pareti in tessuto plissettato in omaggio al designer Carlo Scarpa, scelto come riferimento da Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini.
Lungo il percorso i visitatori incontreranno una serie di elementi che parlano d’arte e di mestiere: due cipressi di cartapesta alti 12 metri; una rivisitazione onirica dell’ex piscina della Cini; e una foresta di lampadari che si calano dal soffitto della Sala degli Arazzi. Questo sogno elegante e senza tempo invita i visitatori ad apprezzare la democrazia della creatività e la poesia dell’impermanenza, esplorando un’isola piena di bellezze realizzate da artigiani talentuosi.
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