03 Agosto 2024
Amato dagli uomini liberi, odiato da chi vuole imporre una non cultura fatta di asterischi e arcobaleni senza colori, Giuseppe Cruciani è la voce radiofonica della libertà, c'é poco da dire o da aggiungere.
Replica in versione tricolore di Howard Stern, noto conduttore americano, da anni Cruciani offre ai suoi spettatori uno spazio senza censura, libero. Alcune volte ai limiti del cattivo gusto, altre volte surreale, ma è questo che vuole fare: essere fastidioso come una zanzara.
Via Crux è la sua nuova opera, un saggio che riassume il suo "zanzaroso pensiero", un tomo di quasi 200 pagine in cui non le manda a dire. Ma cos'é esattamente questo Via Crux - Contro Il Politicamente Corretto?
Per capire di cosa si tratta, possiamo usare direttamente le sue parole: “Siamo sottoposti a una pressione di cui non ci accorgiamo neanche più – ormai siamo completamente assuefatti a tutto –, che ci induce a modificare il nostro linguaggio, a eliminare alcune parole, a preferirne altre. Ci arriva da tutte le parti, dalla tv, dai giornali, dai film, dai programmi televisivi, persino quelli di intrattenimento popolare. Tale spinta, che assomiglia a una specie di lavaggio del cervello, ha un nome preciso: si chiama politicamente corretto”.
Cruciani, armato di penna e calamaio, scaglia un j'accuse grande come una piramide contro questa non cultura del politicamente corretto che vuole gambizzare e standardizzare il linguaggio prima, e il pensiero dopo, perché è attraverso l'intervento sulle parole, che rappresentano l'unica forma di cultura e conoscenza dell'individuo, che si può "lobotomizzare" una mente.
L'autore dice basta con le follie degli ultimi anni. Perché se uno è grasso da fare schifo, al netto dei rari casi genetici, è un ingordo ciccione che si fa del male, non è un diversamente magro. E ancora, basta con il femminismo 2.0 di murgiana memoria che parla di sciocchezze campate per aria come il patriarcato, basta con chi vuole insegnare ai nostri bambini che non esistono né maschi né femmine, basta con la tolleranza verso i nazi ambientalisti che imbrattano i nostri monumenti, e via così.
Giuseppe non è né razzista, né omofobo, ma da persona intelligente rivendica il democratico diritto di non essere d'accordo con i matrimoni gay, non perché contro, ma perché è giusto che qualcuno possa dirlo senza passare i guai. Come è giusto poter dire "negro", perché è una parola del nostro vocabolario che non ha un'accezione negativa come il nigger americano. Ed è giusto anche usare ogni tanto qualche vaffa, ridere di qualche battuta greve, e dire a una ragazza per strada che è carina, senza arrivare alle demenze regressive e nazistoidi di presunte molestie.
Al confronto con il libro di Cruciani, quello di Vannacci è un manuale per le Orsoline, fidatevi. Via Crux non è un libro, è un'arma di difesa contro le follie dei giorni nostri, un'opera che mi fa ricordare con nostalgia quando gli uomini erano uomini, le donne donne, e i metallari stavano quasi tutti a Londra.
Di Aldo Luigi Mancusi
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