05 Maggio 2024
“Il gatto bianco” di Gertrude Abercrombie
““Il gatto bianco” (“The white cat”) è un dipinto olio su tela di 91.5 × 76.5 cm realizzato tra il 1935 ed il 1938 dalla pittrice statunitense Gertrude Abercrombie (Austin, Texas 17 febbraio 1909 – Chicago, Illinois 3 luglio 1977). Dal 1971 il dipinto si trova al Smithsonian American Art Museum (8th and G Streets, N.W. Washington, DC 20004) al quale è stato donato dall’autrice. Esso però non è attualmente esposto al pubblico.
Chiamata "la regina degli artisti bohémien", Abercrombie era coinvolta nella scena jazz di Chicago ed era amica di musicisti come Dizzy Gillespie, Charlie Parker e Sarah Vaughan, la cui musica ha ispirato il suo lavoro creativo.
I suoi genitori, Tom e Lula Janes Abercrombie, erano cantanti lirici in viaggio che si trovavano ad Austin per caso il giorno della nascita di Gertrude. La famiglia visse a Berlino nel 1913 per favorire la carriera della madre, ma l'inizio della prima guerra mondiale fece sì che la famiglia tornasse subito negli Stati Uniti. Al loro ritorno vissero ad Aledo, nell'Illinois, prima di stabilirsi ad Hyde Park, Chicago nel 1916. Gertrude È cresciuta in un rigoroso ambiente di cristianesimo scientista - movimento religioso cristiano metafisico fondato nel 1879 negli Stati Uniti d'America da Mary Baker Eddy la cui missione dichiarata è quella di ripristinare il cristianesimo primitivo ed il suo elemento perduto di “guarigione”-.
La Abercrombie ha conseguito una laurea in lingue latine presso l'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign nel 1929. Dopo aver studiato per breve tempo disegno all'Art Institute of Chicago, ha frequentato un corso di un anno in arte commerciale presso l'American Academy of Art di Chicago, che la portò al suo primo lavoro (disegnare guanti per le pubblicità dei grandi magazzini “Mesirow”). Ha anche lavorato brevemente come artista per la nota catena statunitense di grande distribuzione “Sears”.
Nel 1932 iniziò a concentrarsi esclusivamente sulla pittura. L'estate successiva fece la sua prima vendita in una fiera d'arte all'aperto a Chicago e ricevette una menzione d'onore sul giornale dell'evento.
A metà degli anni '30 lascio’ la casa della sua famiglia e divenne attiva nella scena artistica regionale.
Dal 1934 al 1940 lavorò come pittrice per la “Works Progress Administration” e nel 1934 la “Chicago Society of Artists” tenne una mostra personale del suo lavoro. Negli anni '30 e '40 iniziò anche a creare xilografie.
Nel 1940 sposò l'avvocato Robert Livingston e nel 1942 diede alla luce la loro figlia Dinah. Nel 1948 la coppia divorziò.
Nello stesso anno sposò il critico musicale Frank Sandiford, con Dizzy Gillespie che si esibì al matrimonio. La coppia era attiva nello stile di vita bohémien e nella scena jazz di Chicago, da qui il loro legame con Gillespie. A causa della professione del marito e grazie alle sue abilità di pianista improvvisatore frequenti erano gli incontri con i principali musicisti della fiorente scena musicale di Chicago dell’epoca. La coppia avrebbe poi divorziato nel 1964. Il matrimonio proprio non faceva per lei.
La Abercrombie dipinse molte varianti dei suoi soggetti preferiti: interni scarsamente arredati, paesaggi aridi, autoritratti e nature morte, donne solitarie. Come affermò in un'intervista al giornalista premio pulitzer Studs Terkel poco prima della sua morte: "è sempre me stessa che dipingo". Alta e dai lineamenti affilati, si considerava brutta. Ha anche tratto ispirazione dai suoi sogni come fonte "autoproclamata" per i suoi dipinti per trasmettere la realtà, ma con illusioni di fantasia. Gli anni '40 e '50 sono descritti come il suo periodo più prolifico e produttivo; un tempo in cui non dipinse più molti ritratti, ma mantenne i temi sopra menzionati.
Le opere mature di Abercrombie sono dipinte in uno stile preciso e controllato. Si interessava poco al lavoro di altri artisti, sebbene ammirasse molto Magritte. In gran parte autodidatta, non considerava un ostacolo la mancanza di un'ampia formazione formale. Ha detto del suo lavoro:
“Non mi interessano le cose complicate né i luoghi comuni. Mi piace dipingere cose semplici che sono un po' strane. Il mio lavoro viene direttamente dalla mia coscienza interiore e deve venire facilmente. È un processo di selezione e riduzione.”
Si può dire che dipingeva proprio come fanno musica i musicisti jazz.
Il suo lavoro si è così evoluto incorporando il suo amore per la musica jazz, ispirato dalle feste e dalle jam session che ha ospitato nella sua casa di Hyde Park, Chicago. Musicisti come Sonny Rollins, Max Roach, Jackie Cain e il Modern Jazz Quartet erano considerati amici. Dizzy Gillespie l'ha descritta come "la prima artista bop. Bop nel senso che ha preso l'essenza della nostra musica e l'ha trasportata in un'altra forma d'arte".
Alla fine degli anni '50, la sua salute declinò a causa di problemi finanziari, alcolismo e artrite, e divenne solitaria. Dopo il 1959, i suoi dipinti diminuirono sia in numero che in scala. Aveva bisogno di una sedia a rotelle e alla fine è stata costretta a letto. Nell'ultimo anno della sua vita, all'Hyde Park Art Center si tenne un'importante retrospettiva del suo lavoro. Morì a Chicago il 3 luglio 1977. Con le sue ultime volontà istituì il “Gertrude Abercrombie Trust” che distribuì il suo lavoro e il lavoro di altri artisti di sua proprietà a istituzioni culturali in tutto il Midwest.
Di Giovanni Conticelli.
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