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Mary Poppins, censura in Inghilterra per il film, divieto ai minori di 12 anni: "Linguaggio discriminatorio e razzista"

Una delle parole prese in esame per giustificare la censura è "ottentotti" che nel film viene usata per chiamare gli spazzacamini neri in volto a causa della fuliggine

28 Febbraio 2024

Mary Poppins, censura in Inghilterra per il film, divieto ai minori di 12 anni: "Linguaggio discriminatorio e razzista"

Mary Poppins, fonte: Facebook @Quelli delle favole

Neanche Mary Poppins è più salva dalla censura. L'Inghilterra ha deciso di dire stop all'iconico film, almeno per i minori di 12 anni che non potranno più guardarlo da soli. Il motivo? Conterrebbe un "linguaggio discriminatorio e razzista". Le frasi sotto accusa riguardano l’utilizzo del termine ‘ottentotti’ riferito agli spazzacamini. Si tratta di un termine che ad inizio secolo si riferiva ai nomadi del Sud dell'Africa, usato dai bianchi europei.

Mary Poppins, censura in Inghilterra per il film, divieto ai minori di 12 anni: "Linguaggio discriminatorio e razzista"

La classificazione di Mary Poppins passa da "film per tutti" a "film per minori di 12 anni ma solo se accompagnati da una persona adulta". La decisione è stata presa dal British Board of Film Classification (Bbfc), proprio a 60 anni dall'uscita della celebre opera con Julie Andrews e la regia di Robert Stevenson.

Il film è ambientato a Londra nel 1910 e segue una tata magica che si  prende cura dei bambini di una famiglia con l'aiuto di Bert, uno spazzacamino ambulante interpretato da Dick Van Dyke. Nel 1965 vinse cinque Oscar, tra cui quello per la migliore attrice e la migliore canzone. 

Mary Poppins, "ottentotti" la parola incriminata 

Una delle parole prese in esame per giustificare la censura è "ottentotti" che nel film viene usata per chiamare gli spazzacamini neri in volto a causa della fuliggine. Ad essere "incriminato" è l'ammiraglio Bloom che nella pellicola utilizza il termine due volte. 

"Sebbene Mary Poppins abbia un contesto storico, l'uso di un linguaggio discriminatorio non è condannato - così alle agenzie di stampa un portavoce del British Board of Film  Classification - e in definitiva - conclude - supera le nostre linee guida per il linguaggio accettabile in "U". Il film è stato dunque riclassificato da "U" che sta per Universal a "PG", che sta per "parental guidance".  

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