14 Febbraio 2024
Ortombina, Fuortes e Meyer, fonte: imagoeconomica
Tempo di nomine per quanto riguarda il Teatro la Scala di Milano. Il governo è chiamato a decidere quale sarà il prossimo sovrintendente ma quel che è certo è che è già in atto un braccio di ferro Sala-Sangiuliano. Da una parte il primo cittadino milanese che vorrebbe una riconferma di Dominique Meyer, dall'altra le ipotesi italiane messe in piedi dal ministero della Cultura Gennaro Sangiuliano: Fuortes e Ortombina.
Meyer, Fuortes e Ortombina. Sono questi i tre nomi attorno al quale ruotano i pensieri del sindaco Sala e del ministro Sangiuliano. Il primo ha le idee chiare. Al termine del Cda di lunedì 12 febbraio, ha dichiarato: "Quello che ha in testa il Consiglio io posso averlo anche abbastanza chiaro, quello che mi manca è un confronto con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che avverrà a breve. A questo punto è necessario che si parli”.
"Tutto il Consiglio mostra apprezzamento per quello che ha fatto. Meyer ha gestito in anni non semplici, ha consegnato bilanci in ordine e buone stagioni". Ci sono due nodi diversi da sciogliere. Uno è quello riguardo la programmazione delle opere, già stabilita fino al 2027. Di conseguenza, cambiare direttore adesso non sarebbe una scelta incisiva. Per questo c'è l'ipotesi si possa convergere su un avvicendamento nel 2025.
L'altro nodo è quello riguardo l'età di Meyer. La legge in vigore dal giugno 2023 fissa in 70 anni l’età massima per un sovrintendente.
L'orientamento del governo poi, pende più verso alcuni nomi italiani, dopo tre nomi stranieri di seguito. Che sono gli stessi: Fortunato Ortombina, dal 2017 sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia, e Carlo Fuortes, ex amministratore delegato della Rai. Anche se per quanto riguarda il primo, le quotazioni sembrano in ribasso. Su di lui, peserebbero i retroscena stampa sulle pressioni del centrodestra per averlo alla Scala. Lui che a Venezia ha chiamato a dirigere Alvise Casellati, figlio della ministra delle Riforme.
“Io non vedo nel Consiglio atteggiamento ostile rispetto a Meyer – ha sottolineato Sala – il problema vero è capire la posizione del Governo, che non vuol dire che quindi automaticamente il Consiglio sta proponendo un rinnovo”. Sulle tempistiche con cui sarà presa la decisione, Sala ha ribadito: “Le prossime due stagioni sono già ampiamente fatte. Io ho sempre parlato di ‘entro la primavera’ ed entro la primavera bisognerà deciderlo senz’altro. Mi sentirei di escludere che si arrivi all’estate senza aver preso una decisione”.
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