28 Gennaio 2024
“Sunrise” di Georgia O’Keefe
“Sunrise” (in italiano “Alba”) è un acquarello su carta di 22.5 x 30.2 cm della pittrice statunitense Georgia O’Keefe (Sun Prairie, 15 novembre 1887 – Santa Fe, 6 marzo 1986) realizzato nel 1916 e che dal 1997 si trova al “Georgia O’Keeffe Museum” (217 Johnson Street Santa Fe, New Mexico 87501 USA). Il dipinto è stato esposto l’ultima volta in Europa dal 6 Luglio al 30 Ottobre 2016 nell’ambito della mostra “Georgia O’Keefe” tenuta alla galleria “Tate Modern” (Bankside, London SE1 9TG UK).
L’attività artistica di questa artista è associabile al “precisionismo”.
Georgia O'Keeffe nacque nel 1887 in una fattoria vicino a Sun Prairie, nel Wisconsin, seconda dei sette figli di Francis Calyxtus O'Keeffe Sr. (1864-1916) e Ida Totto (1864-1916), entrambi allevatori di bestiame. Il padre era di origine irlandese, mentre la madre era di origine ungherese. Il nonno George Victor Totto (1820-1894), di cui Ida diede il nome alla figlia, era di origine nobiliare avendo il titolo di conte ed era emigrato in America nel 1848, sposando la diciottenne Isabel Dunham Wyckoff (1830-1894).
Nel 1905 Georgia frequentò la School of the Art Institute di Chicago e nel 1907 l'Art Students League a New York. Fu anche allieva di Arthur Wesley Dow al Teachers College dell'Università Colombia.
Nel 1908, nella galleria newyorchese del fotografo Alfred Stieglitz, suo futuro marito, poté ammirare gli acquerelli di Rodin, dai quali fu profondamente colpita.
Le sue creazioni degli anni dieci del novecento sono caratterizzate da un astrattismo lirico creato da armoniose linee, figure e colori; queste opere, principalmente serie di illustrazioni a carboncino e acquerelli, sono fra le più innovative di tutta l'arte statunitense del periodo.
Negli anni venti abbandonò l'acquerello per realizzare pitture a olio di grande formato con forme naturali e architettoniche in primo piano ispirate agli edifici di New York, come viste tramite una lente d'ingrandimento. Queste opere contribuirono al suo successo, tanto che alla metà degli anni Venti era considerata una delle artiste più importanti d'America.
Nel 1924, O'Keeffe e Stieglitz si sposarono.
Negli anni trenta e quaranta O'Keeffe ricevette commissioni e lauree honoris causa da numerose università.
Il 10 gennaio 1977 il Presidente Gerald Ford la insignì della prestigiosa onorificenza statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà.
“Che tu abbia successo o meno è irrilevante, non importa una cosa del genere. Conoscere quello che ti è sconosciuto è la cosa importante e mantenere lo sconosciuto sempre avanti ed al di là di te.”
“La visione di qualcun altro non sarà mai buona quanto la tua visione di te stesso. Vivi e muori con essa perché alla fine è tutto ciò che hai. Perdila e perdi te stesso e tutto il resto. Avrei dovuto ascoltare me stesso".
Brevemente si può dire che grande è stata l'influenza della fotografia, dell’arte calligrafica e della stampa giapponese sulla sua pratica artistica. Con la loro prospettiva appiattita, la manipolazione della scala e le forme modellate dalla luce, i suoi dipinti sono una sintesi, una sinestesia di emozioni interne ed esterne legate alla musica e al moderno. Come osserva il critico d’arte Louisa Buck, "La consistenza e le qualità pittoriche non erano ciò che era importante nella rappresentazione delle sue forme levigate e astratte... Significativamente, una volta dichiarò che "l'arte deve essere un'unità di espressione così completa che il mezzo utilizzato diventa irrilevante".
Importante in questa unità di espressione è il flusso di energia nel tempo e nello spazio. Nel corso di una carriera durata molti anni, la O'Keeffe non ha mai perso quella bravura di rappresentare l’energia che era presente nei suoi primi acquerelli di cui fa parte “”Sunrise”. Le attenzioni che erano presenti nei suoi primi lavori, che poi sviluppò durante tutta la sua carriera, erano ancora presenti alla fine di essa in forma diversa. O'Keeffe non era ossessionato dal potere dell'immagine, ma piuttosto dall'intuizione delle condizioni dell'immagine e di come risolveva e rappresentava il mondo nelle sue molteplici forme. La trama non era necessaria per questa visione chiara della bellezza nella complessità della natura, del Luogo Nero/Spazio Bianco e del lontano lontano - "quella cosa del ricordo o del sogno "- .
Il dipinto veniva iniziato dall’artista dal vero, all'aria aperta, poi avrebbe portato la tela a casa nel suo studio e ci avrebbe lavorato sopra in modo che assumesse una risonanza emotiva - qualcosa che ha descritto come: "quel ricordo o cosa del sogno. Lo faccio per me: si avvicina di più alla realtà che il mio tipo di lavoro oggettivo”. Dipingeva su tela con trama finissima e la spalmava con una speciale vernice di fondo per rendere la superficie estremamente liscia, sfumando un colore nell'altro, facendo in modo che le pennellate fossero invisibili. I suoi colori rimangono ricchi e luminosi fino ad oggi: la O'Keeffe era una pittrice che sapeva cosa stava facendo a tutti i livelli.
“Sunrise” riproduce un’alba del Texas: “Il Texas per come l’ho conosciuto io è la pianura. Era terra ma è come se fosse l'oceano tutto intorno. Non piace quasi a nessuno, ma a me è piaciuto molto. Il vento soffiava troppo forte, la polvere volava e abbiamo avuto forti tempeste di polvere. Ci puoi andare tutte le volte che vuoi se solo accetti di essere del colore della strada. Di notte potevi allontanarti dalla città, direttamente nello spazio libero. Non dovevi memorizzare la strada, e quando il sole tramontato se n'era andato, ti potevi voltare e tornare indietro, guidata dalla luce della città in lontananza.”
Di Giovanni Conticelli.
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