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"Il grande anello verde di Roma a Piedi" di Carlo Coronati, un percorso di 115 km tra gli spazi aperti della Capitale

L'autore Carlo Coronati prende in considerazione spazi aperti che la città di Roma offre, tracciando un itinerario a piedi di circa 115 Km della durata di sette giorni, diviso in 7 sette tappe

08 Novembre 2023

"Il grande anello verde di Roma a Piedi" di Carlo Coronati, un percorso di 115 km tra gli spazi aperti della Capitale

Scriveva  Jean-Jacques Rousseau  nel suo libro postumo Le fantasticherie del passeggiatore solitario: “Gli ozi delle mie passeggiate quotidiane sono stati sovente riempiti d'incantevoli contemplazioni, di cui mi rimorde lo smarrito ricordo” Passeggiare in luoghi aperti, là dove la natura riempie l'anima e beneficia il corpo grazie alla sua folgorante bellezza, è un dato di fatto.

Quello che oggi non riusciamo ancora a comprendere è che non occorre muoversi in Paesi lontani per recuperare quella serenità interiore che solo madre natura sa infonderci. Spesso, infatti, basta volgere lo sguardo a pochi metri lontano da casa, per riscoprire luoghi che nemmeno la fantasia sarebbe in grado di originare.

L'incanto di queste scoperte “naturali” è uno dei temi trattati in un volume da poco pubblicato per le Edizioni “Il Lupo” dal titolo IL GRANDE ANELLO VERDE DI ROMA A PIEDI, a firma di Carlo Coronati. L'autore prende in considerazione spazi aperti che la città di Roma offre, tracciando un itinerario a piedi di circa 115 Km della durata di sette giorni, diviso in 7 sette tappe.

L'avventura è pressoché a portata di mano, se solo si ha voglia di indossare un paio di scarpe da ginnastica; essendosi prima muniti di curiosità ed un pizzico di sacrificio. Le aree rurali che l'autore ha scelto per questo tour a “costo zero” sono  ll Parco del Pineto, Riserva Naturale Monte Mario, Ponte Milvio, Parco dell’Aniene, Ponte Mammolo, Villa Gordiani, Porta Furba, Caffarella, Appia Antica, Cecchignola, Eur, sponde del Tevere, Ostiense Piramide, Testaccio, Trastevere e per finire Villa Sciarra e Villa Pamphilj.  Se pensiamo che l'itala  è uno dei Paesi al mondo con più disponibilità di aree verdi, si capisce perché questo volume abbia un valore educativo oltre che pratico: molte di quelle aree verdi italiane per molti di noi sono praticamente sconosciute; altre, quasi del tutto in stato di abbandono. Sensibilizzare il recupero di tali luoghi è pertanto un diritto-dovere di ogni cittadino. 

Esistono, tuttavia, luoghi e borghi ben curati  ed amati da turisti stranieri, di cui noi italiani spesso dimentichiamo l'esistenza. Spiega l'autore: “ll Grande Anello Verde a piedi di Roma all’interno del raccordo anulare non ha bisogno di certificazioni e autorizzazioni; è espressione genuina della voglia di girovagare come fanno e sanno i “flâneur” francesi intrufolandosi fra borghetti, angoli di città remota e antica, aree verdi insospettabili, che sono lo specchio dei tempi, della sua ruralità ancora attuale e della sua crescita.

Ho voluto documentare, attraverso i molteplici percorsi che ho sperimentato in prima linea, una città che non sa di abbandono ma è curata e abbellita da cittadini, associazioni e volontari che le vogliono bene salvaguardando tutti quei luoghi dove la massa dei turisti non va. Qui la street art ormai trionfa, regala scenari inaspettati e sempre nuovi, palcoscenici di un film in continuo divenire." 

IL GRANDE ANELLO VERDE DI ROMA A PIEDI, che vede la prefazione di Eugenio Patanè (Assessore alla Mobilità di Roma Capitale) è un volume che soprattutto i più giovani farebbero bene a leggere, per rendersi conto che non occorre spendere fior di quattrini per organizzare faticosi viaggi all'estero, quando la bellezza è dietro l'angolo di casa. Una bellezza che va però “controllata” e “protetta”.

Aggiunge infatti l'autore: “Camminare in una grande metropoli - conclude Coronati - vuol dire anche vigilare, una vigilanza attiva, sentirsi una sorta di “sentinella del territorio”, capace di capire le tante realtà che si incontrano, ma anche imbattersi, a volte, nel disagio e nella precarietà della vita. Capire queste realtà e non voltarsi per non vedere apre ad una conoscenza dinamica per non chiudersi in stereotipate visioni di “decoro”.

Un movimento che aiuta anche a comprendere che il cuore di una città pulsa di differenze sociali, dialettiche, di immagini da ricomporre come un puzzle in eterno disordine. Una città come un giocattolo da smontare e rimontare per capire come è fatto e come funziona". Per chi si trovasse a Roma, le presentazioni del libro, in presenza dell'autore, si terranno nei giorni 9 Novembre (ore 18.30) e 15 Novembre (ore 19.00) presso Alta Quota, Via Girolamo Benzoni, 37.

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