11 Agosto 2023
“Autoritratto (nello studio)” (“Self Portrait (in the studio)” è un dipinto del 2020 di Claire Tabouret (nata nel 1981 a Pertuis, Francia), artista francese con sede a Los Angeles, California, Stati Uniti. Oggi il dipinto si trova presso lo “Jordan Schnitzer Museum of Art” a Eugene, Oregon, dove è stato in mostra fino al 10 gennaio 2021.
La Tabouret ha esposto a livello internazionale e le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti del “Los Angeles County Museum of Art”, del “Musée des Beaux Arts de Montréal” e del “Pérez Art Museum Miami”, tra molti altri. Particolarmente nota è la sua serie di oltre 700 autoritratti ed anche la serie “Makeup” che ritrae bimbi alle prese con il makeup del viso. Alcuni suoi dipinti sono stati recentemente venduti ad Hong Kong dalle case d’aste “Phillips” e “Sotheby’s” per cifre che hanno superato i 3 milioni di dollari.
Con riferimento al primo periodo della sua vita a Los Angeles ha dichiarato “Era un periodo in cui non avevo uno studio fisso. Avevo a malapena uno spazio abitativo fisso...Ero costantemente accampata qua e là e avevo davvero difficoltà a trovare il mio spazio sicuro per creare e dipingere, quindi penso che questo rituale (dipingere un autoritratto appena mi svegliavo) abbia contribuito a creare una bolla intorno a me, come [un tipo di] protezione."
Sebbene gli autoritratti siano sempre stati una parte intrinseca della pratica di Claire Tabouret ad un certo punto sono diventati il suo unico soggetto a causa anche della quarantena in cui si è ritrovata per difendersi dalla pandemia di COVID-19.
In “Autoritratto (nello studio)”, la Tabouret giace su un divano, le ginocchia tirate su, la composizione tagliata in due dal muro giallo dietro di lei. Il dipinto rappresenta bene i suoi lavori recenti che si rivolgono nuovamente verso l'interno. "Trovo che per diversi motivi nella mia vita, mi sono [rivolta] agli autoritratti quando ero sola - la solitudine scelta, o talvolta non scelta", ha detto. "Utilizzi quello che hai e quando sei sola hai solo te stessa.”
“Penso che il mio lavoro segua sempre quello che sta succedendo, a volte in modo più letterale, a volte in modo più metaforico", ha detto. "E in questo momento non ci sono gruppi. Non penso così tanto alla prossimità."
In questi nuovi autoritratti, la sicurezza della figura è svanita. La Tabouret, dipinta, si fa scudo con le mani, le felpe con il cappuccio e George, il suo cane . "Il mio ultimo lavoro è molto più incentrato sul dubbio, sulla fragilità e sul desiderio di scomparire", ha detto.
Claire Tabouret tiene a sottolineate l'influenza sul suo lavoro più recente dello scrittore svizzero del XX secolo Robert Walser (Biel -in italiano Bienna, comune svizzero del cantine di Berna- 15 aprile 1878 – Herisau -comune svizzero del del Canton Appenzello Esterno-, 25 dicembre 1956). Poeta e scrittore svizzero di lingua tedesca con i connazionali Max Frisch e Friedrich Dürrenmatt Robert Walser forma il trittico dei maggiori scrittori svizzeri di lingua tedesca del Novecento. Subi’ un esaurimento nervoso e si ritirò dal mondo per vivere in un istituto psichiatrico. L'interesse per il suo lavoro è stato rinnovato decenni dopo, quando i microtesti che aveva scritto su fogli di carta sciolti al sanatorio, ritenuti semplici scarabocchi, furono decifrati, ritenuti di valore e pubblicati postumi.
Di Giovanni Conticelli.
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